Si parte sempre dal Mugello, più precisamente da Scarperia (Fi), in cerca di qualcosa. Cosa c'è di meglio di randagiare vicino o lontano da casa, per vedere posti, incrociare odori, sapori, umori, per sentire quella sensazione di scoperta ad ogni passo che fai? Per me nient'altro!
La curiosità è la miglior benzina al mondo, per cui....ecco il perchè di questo blog, un posto dove racchiudere tutti i miei passi, in moto ma non solo. Se vi va di dare una sbirciata siete i benvenuti, altrimenti....ci vediamo a zonzo da qualche parte ;-)

Dove andare a curiosare

venerdì 10 dicembre 2010

Piccola degustazione chiantigiana

Stavolta non ho mirato, ho solo sparato un colpo a caso, e considerando la giornata saltata fuori è stato un colpo si....di culo!!
Venerdì 10 dic. avevo messo in ponte di andare a svenarmi per la periodica donazione e solo avvicinandomi al we ho pensato di andare da qualche parte a ricreare un po' di globuli rossi, magari mangiando un po' di ciccia annaffiata da buon vino.
L'idea è il Chianti, e più precisamente S.Gusmè.
Le operazioni di svEnatura vanno un po' a rilento e riesco a essere su strada un po' tardino, cosa che però risulterà buona per il freddo.
Sfioro Pontassieve e mi butto in una stradella (che amo) che curva dopo curva, panorama dopo panorama mi porterà a S.Donato in Collina, non prima di aver dedicato una sosta a un castello della zona, Volognano.






Faccio pure conoscenza con un’indigena molto….slow!


Come inizio di tour non c'è male, sono soddisfatto e già capisco che il lento incedere e la curiosità mi faranno riprogettare il tragitto, e più che altro...la sosta globulo!!
Riparto, senza fretta. La zona è piena di punti di interesse enologico e chissà quante stupende cantine ci sarebbero da visitare e nettari da degustare. Hic!

Panoramica sul Valdarno nebbioso

Tocco Grassina e mi insinuo nel Chianti più classico. In breve passo Strada in C. e scendo giù verso Greve, anzi no.
Faccio una deviazione al Castello Vicchiomaggio, anche perchè è difficile dire di no al Trespolo ubriaco di curve!!


Dando a posteriori un’occhiata al sito, l’approccio alla struttura e a suoi prodotti mi pare un po’….puzzettona, snob. Il Chianti è anche questo ma, fortunatamente, non solo questo. Il posto è comunque fascinoso e una visitina veloce se la merita tutta.

L’odorosa cantina

Il chiostro

Dal portone uno sguardo sul Chianti…

…e sui vigneti della zona

Riparto, ma lì a poco ci sarebbe un altro castello da visitare, Verrazzano, ma non posso andare anche lì, il globulo chiama e non voglio deluderlo.
Dopo Greve inizia la bellissima salita che, con sommo gaudio, mi porta a Panzano.


Da lì, finalmente, faccio una strada diversa dal (mio) solito per raggiungere Volpaia, punto scelto per la tanto agognata sosta pranzo.
La strada diventa una classica facile sterrata chiantigiana, che senza troppe difficoltà fa godere di una stupenda vista panoramica.



Non solo panorami belli e delicati, ma anche rustici e...zozzi!!


Il globulo inizia a festeggiare appena Volpaia si mostra al faro del Trespolo.
La sterrata finisce. Ci siamo. Che la goduria abbia inizio!!


Parcheggio nella piazzetta principale davanti al Bar Ucci, luogo amatissimo dai biker goderecci, entro e ordino a Paola, la simpaticissima gestrice, cinghiale in umido, melanzane grigliate e un (buonissimo) bicchiere di Volpaia classico.


Sto benone, scaldato dal sole che entra dai finestroni...o dal Volpaia??
Boh, fatto sta che spolvero tutto, contribuendo non poco alla rigenerazione del globulo.



Arriva il momento di prendere un buon caffè che scelgo di prendere al banco, in modo da fare due chiacchere con le persone che si trovano lì.
Il discorso già avviato riguarda, manco a farlo apposta, il prelievo del sangue per analisi di vario tipo. Paola pare averne una paura fottuta e appena gli dico della donazione fatta al mattino indicandogli il braccio ancora incerottato.....AAAAAAHHH.....urla e strepita nascondendosi gli occhi tra le mani.
Le risate partono a tutto spiano ed è un bel modo di salutarsi e darsi gli auguri. Alla prossima (di certo!).
La giornata è stupenda e dopo un rapido giretto digestivo tra le viuzze del borgo...






...riparto in direzione Radda, qui sullo sfondo.


Alcuni tratti sono in ombra per cui calco molto poco la mano, tanto che potrei contare i pum pum pum del mono. Passo Radda e prendo a sinistra in uscita da questo borgo ricco di fascino.
Dopo poche curve abbandono di nuovo l'asfalto per raggiungere Vagliagli.


Mi imbatto in una costruzione, purtroppo privata, che non capisco bene cosa essere. E' comunque molto scenografica e possente.


Sono arrivato a un'altra meta di giornata, Vagliagli. Il posto è spettacolare, molto molto panoramico, come non avrei creduto.
Il punto migliore per sentirsi padroni del mondo si trova proprio sopra al paese, dove è stato posto un monumento ai caduti di tutte le guerre.
Padroni del mondo....guerre....forse è meglio dire che da lassù si gode tantissimo di un bel pezzo di mondo, senza fare del male a nessuno!!




Il sole è ancora alto, ma ancora non per molto. Mi spiccio a dare una sbirciata alla cartina e in breve decido il percorso di rientro.
Tocco Pianella percorrendo un tratto di sterrata dalla quale continuo a godermi km. e km. di panorami. Di certo il tratto Radda-Vagliagli-Pianella è stupendo e lo consiglio vivamente.

Magie della luce

A Pianella abbandono l'ultimo tratto sterrato di giornata e riprendo la strada per Radda-Gaiole, che abbandono di lì a poco per prendere a destra per Brolio.
Questo è un tratto di strada dei Castelli del Chianti (www.castellidelchianti.com), un dedalo di strade e stradelle dove curiosare, vedere, godere.


La luce diventa stupenda, e non posso fare a meno di giocare con luci e ombre



Sfioro soltanto il Castello di Brolio e dopo poco prendo a destra per S.Martino al Vento.
Il tratto di strada che mi porterà fino a riprendere la strada per Gaiole è un vero spettacolo per l'occhio!!


Salgo su fino verso un punto segnalato come panoramico quando ormai il sole saluta questa splendida giornata, beh...almeno per me è stata così.


Torno sui miei passi , toccando Rietine in un momento magico…


…e arrivando a Radda quando ormai il buio si è impossessato di tutto.
Rientro a casa piuttosto infreddolito ma mooooolto soddisfatto.
Pensando a neve e gelo di questi giorni, sembra impossibile essersi goduti una giornata così speciale solo una settimana fa.
Chissà se ho contribuito al rigenerarsi del globulo rosso. Va beh….io ci ho provato!!!