Si parte sempre dal Mugello, più precisamente da Scarperia (Fi), in cerca di qualcosa. Cosa c'è di meglio di randagiare vicino o lontano da casa, per vedere posti, incrociare odori, sapori, umori, per sentire quella sensazione di scoperta ad ogni passo che fai? Per me nient'altro!
La curiosità è la miglior benzina al mondo, per cui....ecco il perchè di questo blog, un posto dove racchiudere tutti i miei passi, in moto ma non solo. Se vi va di dare una sbirciata siete i benvenuti, altrimenti....ci vediamo a zonzo da qualche parte ;-)

Dove andare a curiosare

giovedì 12 luglio 2012

Francia del Sud - Parc National du Mercantour

Empoli, ore 15. Fa caldo.
Dopo una mattinata passata a perdere tempo (prova breve di Stelvio e SuperTenerè!!!) in attesa che Veronica uscisse dal lavoro , finalmente ci siamo.
Esce, addenta un panino con nota muffosa, si cambia. Adesso sembriamo entrambi motociclisti seri, quasi filosofi delle due ruote, talmente filosofi che non partiamo subito. Eh no. Troppo facile. La partenza è il momento più bello del viaggio, e ce la vogliamo "succhiellare" per godersi ogni momento.
La Lina si accende, pronta a farci godere di una nuova sgroppata, la prima parte della quale senza particolari emozioni, visto che puntiamo direttamente Bordighera via autostrada.
I viaggi in autostrada....si parte baldanzosi e....non si arriva più. Personalmente li odio, ma d'altra parte....come si farebbe senza di loro? Per allungare il naso oltre i soliti confini non possiamo farne a meno, per cui "giù" la pillola e via andare.
Arriviamo che è quasi l'ora di cena, vicini al più bel momento cromatico, che ci godiamo sulla passegiata lungomare, dopo una meritatissima doccia.


Facendo una rapida analisi riguardo al salasso da sborsare per la cena da godesi nei vari ristoranti vista mare (ve possino...), optiamo per una più popolare Sagra del pesce, rendendosi conto solo durante l'ordinazione alla cassa che il pesce era quasi tutto "asteriscato".
A due passi dal mare è sempre più difficile mangiare pesce fresco....va beh!!
A letto.

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Svegli.
Si parte!
Oggi si fa sul serio, altro che autostrada!!!
La sensazione di giorni in libertà tanto attesi si inizia a manifestare subito usciti da Ventimiglia, e più precisamente al confine francese, dopo un colorato cartello ci da il benvenuto


La strada è curvosamente bella, molto bella e sarebbe stupendo poter visitare ogni paesino che si staglia all'orizzonte, come per esempio Piene.


Va beh....mica si può avere tutto.
Curva dopo curva arriviamo a Breil sur Roya, passato il quale abbandoniamo la strada per il Col di Tenda (alla prossima!) e prendiamo a sinistra per salire verso il Col de Brouis, conquistato dopo un bel tratto panoramico e divertente



In breve arriviamo a Sospel. Anche qui una visita non guasterebbe, ma oggi siamo a zonzo per sbirciare a destra e a manca e per i Col francesi di indubbia fama.
Ci limitiamo a scattare qualche foto al Ponte Vecchio, sul quale è ancora presente il "casello".
Da qui infatti passava la via reale del sale, che univa Nizza a Torino.



Continuiamo la nostra strada verso il Col du Turini. Per strada troviamo cartelli turistici che non fanno altro che bene allo spirito!!



Via via che saliamo, la strada diventa sempre più intestinica...


....e goduriosamente arriviamo sulla cima, dove ci scattiamo una foto.
Risultato culinario: 2 sformati controsole al tavolo cinqueeeeee!!


Un caffè con pecetta ricordo è obbligatorio. All'interno del bar/ristorante/rifugio/albergo/ecc. ecc. le pareti sono tappezzate di foto, con immortalate auto da rally di diverse generazioni, impegnate in una delle prove del Rally di Montecarlo. Un tratto mitico per le quattro ruote, che da questa parti sono decisamente di casa, sportive e non...


Restiamo un po' a gozzovillare sul passo, dove sono presenti altri biker di varie nazionalità. Gozzovilla di qua, traccheggia di là, Veronica si lascia andare al panorama.


Ripartiamo. Mica si può gozzovillare per sempre.
La discesa verso La Bollène - Vèsubie è decisamente più bella e impegnativa rispetto alla salita fatta da Sospel.


La Bollène - Vèsubie

Ancora on the road. I panorami sono stupendi, la giornata superlativa. Il caldo delle 15 a Empoli sembra un lontanissimo ricordo.



Curve, salite, curve, discese, davvero bei posti per le due ruote. E non solo i posti. Pure la gente è super accogliente verso i biker, uno dei punti di forza di ogni ritorno in territorio francese.
Tocchiamo Saint Martin - Vèsubie, svalichiamo il Col St. Martin dove Veronica mi indica la strada da seguire....


....e prendiamo a destra in direzione Saint Sauver sur Tinée, che oltrepassiamo per poi raggiungere Isola, dove deviamo a destra per salire verso il Col de la Lombarde, dove ci concediamo una sosta.


Curve & panorami

Sul valico...con effetti speciali: lenti degli occhiali da sole

Resti di costruzioni militari 

Luci & ombre 

Panorama sul versante francese 

Torniamo sui nostri passi, non prima di aver consumato un costosissimo e industrialissimo gelato.
Lungo la via troviamo un semaforo "intelligente" per lavori in corso, con conto alla rovescia anticrisi. Da noi pura fantascienza!!


Km. dopo km. ci avviciniamo al clou del giro odierno, e perchè no, di tutto il we. Saliamo verso il Col de la Bonette, immersi nel verde e in un azzurro magnifico!!



Saliamo lentamente, in pura contemplazione, e tutto ciò è una fortuna. A ridosso del passo c'è un piccolo diroccato villaggio militare. Proprio all'ingresso del villaggio salutiamo una "simpatica" pattuglia di gendarmi sguainanti un bel laser, che in certi frangenti può prendere le fattezze di un vero e proprio "divaricatore anale"!!!
Meno male ho fatto il turista bradipante, altrimenti avrei scoperto a mie spese la seconda versione dell'attrezzatura...

Resti di costruzioni militari sul Col de la Bonette


La cima è vicina, ma il tempo per arrivarci si dilata. L'occhio non si ferma un attimo, in cerca di bello! E' proprio nel posto giusto!!!!


La cima della Bonette, con la strada che gira intorno

Sul valico





Ricaliamo verso valle moooooooooooolto lentamente. E' veramente tutto molto bello. Non cercare di incamerare più "bello" possibile sarebbe un delitto!!



Raggiungiamo Barcelonnette, meta finale di giornata. Prendiamo possesso della camera, ci scrostiamo per benino dalle "fatiche patite", e andiamo a cercarci un posticino tipico dove riempir la panza.
Il paesino è piccolo e la ricerca non tarda a dare buoni frutti, anzi....buoni formaggi!!

Scorci di Barcelonnette


Cena tipica con...

...Raclette!!!


La durata della cena ha sfidato un pranzo matrimoniale. Che ci dobbiamo fare? Ce piace magna'!!!
Dopo aver chiuso la "pratica", ci concediamo due passi tra i vicoli e rientriamo al B&B. Andiamo a letto con sensi di colpa, colesterolo, calorie come da condominio di 30 famiglie.
Però....che soddisfazione!!!!

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Le montagne ci danno il buongiorno. I sensi di colpa se ne sono andati con la nottata, per cui una buona colazione ci sta proprio tutta.


Lasciamo Barcelonnette, in direzione Col de la Cayolle. Il tempo che si fa un po' grigio e i dintorni un po' selvaggi regalano un bel sapore via via che avviciniamo al valico.





Fa un bel freschetto, per cui ci concediamo una villeggiante sosta al rifugio presente proprio sotto al valico, dove fa bella mostra di se una fiammante Citroen C4.



Al rifugio stanno accorrendo numerose persone. Pare che proprio oggi, sia l'anniversario dell'apertura della strada, per cui di lì a poco ci sarebbe stata un piccola e pacifica invasione di mezzi d'epoca e non.
Salutiamo la festante combriccola e saliamo su al valico, dove facciamo la sosta di rito



Da lassù i giochi di luce regalano dei bellissimi scorci sui monti e la vallata sottostante.
Belle sensazioni...




Riscendendo a valle, il viaggio cambia. Da qui in poi non saranno più i valichi a farla da padrona. La curiosità si sposta adesso alle Gorges, gole di ogni tipo e dimensione che nel sud della Francia caratterizzano non poco il territorio e....il lavoro dell'uomo!
Dopo Guillames entriamo nelle Gorges de Daluis.


Queste gole sono davvero splendide ed emozionanti. La strada è stata letteralmente strappata via alla roccia, con tratti a strapiombo e galleria più o meno lunghe.
Veronica prova a guardare giù ma le gambe non sono proprio d'accordo...


Proprio all'inizio delle gole c'è un ponte, dove i più arditi possono provare il brivido del bungee jumping. Siccome non fa per noi (si era capito??)...continuiamo a farci emozionare dalle gole.





L'uscita delle gole verso sud

Arriviamo a Entrevaux, splendido paesino medievale. Abbandoniamo la Lina insieme ad altre cavalcature e ci addentriamo per i vicoli.






Dopo una breve visita, una sosta succo di frutta e aver declinato la salita alla Rocca anche per via del gran caldo, torniamo alla moto.
Il caldo è veramente....caldo!! Salutiamo la piccola perla medievale e ripartiamo in direzione Nizza. Poco prima di Notre Dame svoltiamo a sinistra.
Da qui iniziano le Gorges du Cians, splendida gola dalle rocce rossastre.



Ci fermiamo poco prima di un tratto chiuso al traffico, "modernamente" rimpiazzato da una più agevole galleria. Ci inoltriamo a piedi, attratti dall'ambiente e alla disperata ricerca di frescura.
Il tratto in disuso, anche se breve, si rivela veramente bello e affascinante.







Fatto il pieno di frescura ripartiamo, tocchiamo Beuil e saliamo il Col de la Couillole.



Tocchiamo San Sauveur sur Tinee e puntiamo dritti per Nizza.
Dopo un bel tratto in scioltezza, dove troviamo altre tratti "goleggianti" e bagnanti di fortuna, ci perdiamo per un bel tratto montano, alla ricerca di passi e contropassi per poi ricalare verso la costa, per la nostra meta di giornata, Menton.

Tratto intestico tra Peira Cava e Lucéram

Prendiamo possesso della camera e ci dedichiamo alla vita della Costa Azzurra.
Un passo, un ristorantino. Da questa parti è dura restare senza cibo.
C'è un gran movimento, aria di festa. E infatti è festa, e pure Nazionale. E' il 14 luglio, giornata di festeggiamenti in ricordo della presa della Bastiglia. Per festeggiare, tra le altre cose, sono in programma i fuochi d'artificio, che faranno proprio davanti al ristorantino che abbiamo deciso di "testare". Si prospetta proprio una gran bella seratina!!



Andiamo a letto stanchi ma decisamente soddisfatti, solo dopo aver fatto un giretto a aver goduto di un po' di musica dal vivo più o meno organizzata e dello spettacolo dato da una sudatissima signora scatenatissima mentre balla vecchi pezzi rock. Una vera forza!!!

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Di nuovo svegli. La giornata ci saluta con un bellissimo sole. Menton regala un bel colpo d'occhio.


Ormai ci siamo. Il rientro in autostrada chiude tutto ciò che di bello potevamo chiedere da questo breve viaggetto.
Senza fare tante soste (una soltanto), decidiamo di uscire a Massa, tagliare via Apuane e rientrare a casa su strada normale.
L'unico "regalo" che ci concediamo è una sosta a Capanne di Careggine, dove c'è un ristorantino (La Ceragetta) affacciato splendidamente sulla Pania della Croce e sul Pizzo delle Saette.


Il rientro lo consumiamo su curve e controcurve appenniniche conosciute e sempre bellissime.
Siamo a casa. Che dire? Beh....che la voglia di tornare in territorio francese resta, anzi...aumenta, la curiosità per scoprire posti nuovi non si placa, che non c'è niente di meglio di patire un gran caldo ad Empoli alle ore 15 se poi ti puoi "rinfrescare" con tutto il bello di cui abbiamo goduto.
Non resta che farsi venire nuovi pruriti. Al lavoro!!!