Si parte sempre dal Mugello, più precisamente da Scarperia (Fi), in cerca di qualcosa. Cosa c'è di meglio di randagiare vicino o lontano da casa, per vedere posti, incrociare odori, sapori, umori, per sentire quella sensazione di scoperta ad ogni passo che fai? Per me nient'altro!
La curiosità è la miglior benzina al mondo, per cui....ecco il perchè di questo blog, un posto dove racchiudere tutti i miei passi, in moto ma non solo. Se vi va di dare una sbirciata siete i benvenuti, altrimenti....ci vediamo a zonzo da qualche parte ;-)

Dove andare a curiosare

domenica 21 maggio 2017

Trekking: Balze del Valdarno

Piccolo trekking (sentiero CAI 51 "dell'acqua zolfina) per sfiorare questa meraviglia della natura, in un'area nella provincia aretina .
La lenta e inesorabile erosione crea degli scenari da cartolina, che si possono godere tramite un facile tratto, un misto tra sentiero e strada sterrata. Con la luce del tramonto deve essere un vero spettacolo!!
Punto di partenza Castelfranco di Sopra (AR), coordinate 43°37'08.2"N 11°33'48.1"E

Il pannello informativo presente alla partenza del sentiero

Dalla strada principale Setteponti, si inizia subito a calare, dapprima su una strada vicinale circondata da vari orti, poi su un sentiero largo che si infila tra la vegetazione fino a lambire il torrente dell'Acqua Zolfina.

Il punto dove sgorga la sorgente dell'Acqua Zolfina (in basso a dx)

Uscendo dal tratto più coperto la vista può spaziare e si incontrano i primi punti soggetti ad erosione, stupendi.












La giornata, quasi perfetta, ci fa "consumare" il giro ad anello in un paio d'ore, anche se sul cartello informativo si parla di 3 ore. E non abbiamo certo camminato di passo svelto. Un trekking che assomiglia più ad una passeggiata, continuamente ben segnalato, per cui....non c'è verso di sbagliare strada.
Ci godiamo anche qualche passo per il paese di Castelfranco di Sopra, praticamente deserto visto che lo visitiamo nel momento della digestione del pranzo della domenica.


Una finestra sulla preistoria

Castelfranco di Sopra
Porta al Pino

Piazza Vittorio Emanuele

Porta Campana o Fiorentina



Gran bella gita, consigliata a chi vuol fare una sgambatina da soli o in famiglia.


venerdì 5 maggio 2017

Un paio d'ore a ridosso della Riserva dell'Acquerino

Venerdì 5 maggio, starò fuori a cena, una cena speciale, un mio ormai ex collega festeggia il traguardo della pensione, e per farlo ha scelto un posto appoggiato tra pianura e montagna.
Il meteo, ultimamente capriccioso, sembra dare una tregua e allora perché non sfruttarla? Ci vado in moto!
Alla fine, quella che doveva essere una normale smotorettata pre-cena mi ha regalato delle gran belle sensazioni. 2 ore di full immersion, non di più, ma che goduria.
Avrei voluto fare un anello che dalla piana che accoglie Firenze, Prato, Pistoia, ecc. ecc. mi avrebbe portato fino al lago di Suviana come punto più a Nord per poi ricalare a valle lungo la SS64 Porrettana, così...giusto per perdere tempo facendo una cosa che mi piace fare. Invece no, cioè...quasi.
Al lago ci sono arrivato, ma per farlo ho fatto anda e rianda lungo la stessa strada, con continui stop & go.


Il perchè è semplice. So resistere a tutto tranne che alle tentazioni!
Sfruttando il massimo della tecnologia del mio navigatore di fortuna...

...seguo la traccia studiata per trovare al meglio il ristorante della cena per poi calarmi nello splendore della Riserva Statale dell'Acquerino, che guarda un pò, si trova proprio sopra al luogo della bisboccia serale.
Però, e non capite quanto mi piacciono i però on the road, un cartello che dice "La Rocca" mi acchiappa e mi trasformo in un missile intelligente. Devo necessariamente colpire l'obbiettivo!
Il Castello di Montemurlo mi accoglie tra le sue mura, una piccola perla inaspettata pensando alla piana caotica e "moderna" che ho lasciato poco più in basso.

La porta di accesso a est. La strommina attende fuori

La vista verso Prato e Firenze 

Il piccolissimo borgo

La corte della Pieve di San Giovanni Decollato

Questa prima deviazione mi da già belle sensazioni, ma il tempo è davvero poco e allora via, di nuovo in sella. Ho già capito che il giro così come pensato andrà a rotoli. Perfetto!
Un altro posto rapisce il rapibile, Castello Villa Smilea, che meriterebbe un pò di tempo. 


Lo metto nella lista dei "prima o poi" e salgo verso la Riserva, curvando su uno stretto budello che prende quota rapidamente, mentre lo sguardo inizia a spaziare.

Tobbiana

La strada sale, sale, sale, e l'ambiente diventa di quelli buoni, dove l'autunno regala funghi e castagne, dove ogni ombra tra gli alberi si scambia per un folletto, dove i tagliaboschi hanno leggende da raccontare.
I panorami superbi sulla piana e i colori di stagione, anche grazie alla splendida luce, sono un bell'aperitivo. Altro che la Porrettana!







Riconquisto la SP24 proveniente da Pistoia sulla quale continuo verso nord.
Si viaggia spesso accompagnando il corso del fiume Limentra, dove l'acqua scorre piuttosto copiosa anche nelle estati più torride. La zona è piena di sorgenti e salire quassù nei mesi più caldi è una vera manna.
E' un mondo a parte, una valle stretta selvaggia e intima, sempre verdissima e con una vegetazione stupenda.
Da queste parti ci starebbe bene un monastero ogni km. Anche scegliendo un posto a caso il benessere mentale sarebbe assicurato!



Fiume Limentra

Curva dopo curva giungo al mio giro di boa, e mi godo il bel colpo d'occhio sul lago di Suviana.



Torno sui miei passi, godendomi il traffico pari a zero. On the road trovo solo qualche mezzo agricolo.
Mentre ricalo a valle la luce, se possibile, è ancora più bella. Un vero spettacolo!!



Peccato solo non aver avuto la macchina fotografica dietro, il mio cell ha discreti limiti.
Ma va bene lo stesso. Quello che doveva essere solo una perdita di tempo è diventato un viaggio interiore.
Ce ne fossero di aperitivi così!!