Niente telecamerina, niente macchina fotografica. Solo il cellulare, che fa foto bruttarelle. Ma poco importa...
Un giro in appennino, invitando qualche amico, anche uno che fino al 3 gennaio tiene le due ruote a stagionare per giusta causa.
Tocco la Raticosa. Mentre mi sollazzo, tra un bitter e un po' di noccioline, mando una foto di augurio a qualche contatto di whatsapp.
Fa molto meno freddo che nei fondovalle e l'unica uggia è il fondo stradale che ogni tanto è insidioso. Ma poco importa...
Riparto, scendendo verso il bolognese. Sfioro il già "Scarica l'Asino" e curva dopo curva arrivo a Livergnano dove mi accaparro un panino.
Nel piccolo paesino, parte del quale è adagiata a spettacolari blocchi di arenaria, ci sarebbe anche un interessante museo sulla bellica "Winter Line" ma ovviamente trovo chiuso. Addento il panozzo facendo due passi e anche questo non è gran che. Ma poco importa...
Ancora curve, godendomi la giornata perfetta e la ottima visibilità. A Pianoro Nuovo prendo a dx per Botteghino di Zocca. La strada torna ad impennarsi diventando gradevolissima e molto panoramica. A Botteghino sosta caffè, una sbirciata ad un pannello che riporta ai fasti del Bologna Calcio, qualche minuto per godermi la parlata (ogni sconfinamento emiliano/romagnolo per me equivale ad un viaggio goduriosissimo), il trovarmi contento che il caffè è anche sede di un club di fumatori di sigaro, l'emblema della lentezza, caratteristica che manca ai più in questo mondo frenetico. Ma poco importa...
Ancora on the road, direzione Zena e poi su su per il colle delle Formiche, zona tanto amata dallo stagionatore di gomme. Non mi fermo al santuario, ma ricalo veloce a valle per toccare Monterenzio per poi risalire con veemenza verso lo spartiacque. Quando arrivo su questo crinale godo sempre come un riccio. La vista si può distendere moltissimo e starei lassù per ore, magari con un sigaro in bocca, per calarmi piano piano nella bellezza e in un rinvigorente silenzio. Oggi però devo spicciarmi per non rientrare con buio e gelo. Ma poco importa...
Laghetto di altura ghiacciato
Arrivo nel fondovalle del Sillaro. Il sole inizia a salutarmi dietro le montagne. Mi devo spicciare, stando attento a dove metto le ruote. Da Sassoleone risalgo verso la Raticosa, ma poco prima del Sasso di S.Zanobi prendo a sx per un saliscendi scassatissimo per arrivare a Firenzuola, dove saluto la mia compagna e altri membri di un coro che di lì a breve canterà le classiche canzoni natalizie in piazza.
Riparto che è praticamente buio, prendendomi qualche razione di strizzamento di chiappe risalendo verso il valico del Giogo. Ma poco importa...
Tramonto sul Mugello
Arrivo a casa, dando 50 centesimi di sciacquata alla strommina, che anche oggi ha accontentato i miei piccoli desideri.
Che dire? Che sono stato benone, che ho giringirato in un relax zen, pensando spesso che tutto il benessere goduto diventi un augurio, per noi tutti, motociclisti e non.
Che giornate come oggi siano la normalità, e anche se so che sarebbe più facile vincere al superenalotto, beh....l'augurio è che almeno i casini siano ridotti ai minimi storici.
L'importante, questo si, è che si resti in contatto, con il bello, con quel che ci fa stare meglio, con l'armonia di vivere, in serenità!