Si parte sempre dal Mugello, più precisamente da Scarperia (Fi), in cerca di qualcosa. Cosa c'è di meglio di randagiare vicino o lontano da casa, per vedere posti, incrociare odori, sapori, umori, per sentire quella sensazione di scoperta ad ogni passo che fai? Per me nient'altro!
La curiosità è la miglior benzina al mondo, per cui....ecco il perchè di questo blog, un posto dove racchiudere tutti i miei passi, in moto ma non solo. Se vi va di dare una sbirciata siete i benvenuti, altrimenti....ci vediamo a zonzo da qualche parte ;-)

Dove andare a curiosare

sabato 14 luglio 2007

Da Cavalese al passo del Rombo

Settimanella di ferie trentine, in visita alla nipotina&family, resocontando in breve l'experience trentina e austriaca, quest'ultima anche se per pochi metri...
Arriviamo su al venerdì sera tardi, a causa della perdita chissà dove del tappo della vaschetta del refrigerante, perdendo così tempo a fare un tappo di fortuna, sacchetto di nylon tenuto con elastico, molto molto racinghe!!
Via via che ci avviciniamo a Cavalese inizia a fare un bel freschetto.
Arriviamo un po' stanchi ma...goduria.
Il we lo passiamo tra nipote, genitori e nonni, intenti in camminatelle leggere e più che altro...magnazzoneeee!!
Dentro di te senti la vocina che dice:"Vai in montagna, cammina, suda come una bestia, ansima fino a vedere blù, conquista le vette per l'immenso piacere della psiche, ma più che altro....dimagrisci". Si...come no!!

Piatto ricco mi ci ficcoooo

Atzuovote de panz!

Dopo le magnazze, come si può ben capire dal contributo sopra, è d'obbligo camminare per sentirsi meno...meno!

Albero secolare

Bi-trekking con Ginevra

In perfettao stile familyao e cioè su 4 rote, ci siamo goduti le immediate vicinanze di Varena, paesino attraversato dalla strada che porta al passo Lavazè.

Panoramiche dal Lavazè sul Latemar & C.


Corno nero


E finalmente...arriva pure il momento per un microviaggetto su du' rote sole!!
Destinazione i passi Pennes, Giovo e Rombo.
L'avvicinamento al Pennes avviene passando da Bolzano (resto dell'idea che questa città e i dintorni in generale hanno una segnaletica perfetta!) e puntando la val Sarentina che poi si trasforma in val di Pennes (ma guarda un po').
La strada non è curvosissima, però i posti attraversati sono verdissimissimi e fa un certo non so che vedere molte persone impegnate con rastrello in legno e falcione a tagliare e raccogliere l'erba come usava una volta.
Proprio sotto al Pennes entriamo in contatto con una famiglia krukka, BMW maxi per lui e figlio, Scarver per lei e figlia.
Bella famigliola davvero che ci sorride ogni volta che ci incrociamo.
Tra l'altro lei, indicando la nostra calvalcatura con sommo gusto, ci fa "Che moto è? Fazer uno zero zero zero?"
Il fatto d'avere una moto che piace ai krukki ci fa gozzovillare a bestia!

Sotto al Pennes


Sul passo


Ricaliamo verso Vipiteno e da lì subito su per il passo Monte Giovo, percorrendo la valle che indovinate un po'? Si chiama Valgiovo.
La salita al passo è decisamente più "ganza" del Pennes, ma non ho comunque voglia di esagerare. Siamo troppo curiosi di guardarci intorno.
Arriviamo al valico e...sembra un corridoio...
Nel senso che tra il primo parcheggino e il secondo si passa in un canale, essendo stata ricavata la strada di passaggio scavando il crinale.


Panorama dal passo in direzione Vipiteno

Facciamo un rapido giretto al piazzale che guarda S.Leonardo in Passiria ed entriamo nel rifugio/bar. Da mangiare solo dolci, ma non dolci normali. No.
Sembrano ruote da caterpillar e prenderne una fetta equivale e schiantare sul posto!
Dobbiamo essere sul lato "esagerato" del valico perchè fuori dal bar ci sono 3 mostri meccanici o...caterpillar!

I mostri...

...e la porzione di "dolce"

Torniamo sul fronte "umano" e mangiamo "disumano"...


Con due sarciccioni di traverso ripartiamo, non prima di aver visto arrivare sul passo molti krukki equilibristi. Sapranno anche andare in moto in capo al mondo ma di rallentare e fermarsi non glielo chiedete.
E ora Rombaaaaa!!!
Di certo è il passo più passo della giornata, sia come strada sia come bellezza dei posti.
Per arrivarci, scendendo dal M.Giovo e prendendo a destra a S.Leonardo di Passiria, ci si inoltra nella Val Passiria. La strada è stretta in diversi punti e ricorda la sua origine militare, specialmente i rampini fatti senza tanti fronzoli.

La salita al Rombo da S.Leonardo

L'altitudine sale come la voglia di mantenere la linea. Eeeehhh...uguale!
Per questo scopo ci fermiamo a un chiosco losco. Infatti facciamo una spesina di sarcicce di vario tipo e di vario genere, tutte doverosamente affumicate.

Chiosco affumicato

Ormai siamo al confina con l'Austria e praticamente sul passo, che raggiungiamo in breve.


Quel gran pezzo della Lina sul Rombo

Sul passo facciamo un rapido giretto in mezzo ad installazioni artistiche.

Il passo

Panorama sul versante italiano...con canocchiale



Panorama sul versante austriaco

Sosta dolcetto e via alle manovre di rientro verso S.Leonardo.

Cartolina on the road

Inizia a fare caldo e cerchiamo di fare alla svelta a riconquistare la val d'Ega.
Verso Bolzano credo di avere un braciere sotto le chiappe. Mi sento un sarciccione cotto...
Appena entrati nella val d'Ega la frescura ci fa riprendere conoscienza e una distesa di legname sul alto strada ci fa pensare a quella barzelletta del "Sarà un inverno freddo o freddo freddo freddo?"


Ormai siamo in dirittura d'arrivo, ma un salto al passo Oclini (vicino al Lavazè ma con strada che finisce al passo) ce lo concediamo.
Stupendo il luogo e il clima!!!
Il passo Oclini è più alto del Lavazè, diventando quindi un punto privilegiato per godere dei monti circostanti.


Giro finito ma un'ultima curiosità ve la beccate lo stesso.
La valle che scende a Varena dal Lavazè è stata oggetto di un impressionante decimazione di migliaia di alberi , a causa di vento fortissimo che ha letteralmente sradicato le radici dal terreno (per info).
Passare da lì fa un certo effetto, ma il classico amore che i trentini hanno per il proprio territorio fa vedere che la ferita si sta già rimarginando.
Dopo due giorni ritorno a Scarperia.
Prima "ondata" di ferie andate. Siamo in attesa del resto, ma chi ben comincia...


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