Si parte sempre dal Mugello, più precisamente da Scarperia (Fi), in cerca di qualcosa. Cosa c'è di meglio di randagiare vicino o lontano da casa, per vedere posti, incrociare odori, sapori, umori, per sentire quella sensazione di scoperta ad ogni passo che fai? Per me nient'altro!
La curiosità è la miglior benzina al mondo, per cui....ecco il perchè di questo blog, un posto dove racchiudere tutti i miei passi, in moto ma non solo. Se vi va di dare una sbirciata siete i benvenuti, altrimenti....ci vediamo a zonzo da qualche parte ;-)

Dove andare a curiosare

domenica 28 maggio 2006

Tutto ma proprio tutto sul primo giro di Veronica su Miss Marple

Testo, elucubrazioni e invettive by Veronica
Dopo giornate intense di scrutini e scambi di odio profondo, dopo una settimana indecente, preludio di altre altrettanto pesanti, dopo che ILLO ha avuto tutti i maledetti fine settimana occupati e non si è potuto provare, in data 28/05/06 si decide che BASTA, si scende in garage e si porta a spasso la Miss.
ILLA si veste che sembra debba partire per l’Olanda, ILLO si mette in tuta di pelle e stivaloni, par che si debba andare su un altro pianeta, ma la sicurezza è la sicurezza.
Si scende, soffiando come un bufalo nell’acqua ILLO tira fuori la Miss, si posiziona, sempre soffiando, accende, affumica tutto il garage condominiale, si monta, sale sulla signora e aspetta il segnale di ILLO che fa cenno che non c’è nessuno.
Gasse!!!! Vooo!!!! Sie, per un pelo non piglio la macchina parcheggiata a sinistra. Arrivo all’imbocco della statale e prima che mi venga l’ansia mi butto in strada.
Nel casco un bufalo sudato.
Direzione Barberino, tranquilla faccio benzina sullo stradone, per evitare di dovermi fermare e ripartire (che per chi non avesse capito, non mi riesce e non mi riesce), faccio calcoli metafisici per entrare in carreggiata scansando tutte le macchine.
Da quanto mi sento ganza subito dopo la rotonda che svincola tra Barberino e la Futa fo anche un sorpassino.
Bene bene, Miss Marple comincia a scaldare le gomme, il motore è caldo e sincronizzato, il frrrrrrrrr di sottofondo è rotondo e tranquillizzante. Seguo ILLO che mi imposta le curve, 1, 2, 3, incredibile, Miss Marple sembra finta, non scatta, non strappa, non sfugge.
Nel delirio di onnipotenza che è lì lì per prendermi, ZAC! Fottutissima gara ciclistica in piena Futa. "Oh, quando ti serve la Sita non c’è mai!" mi fa Miss Marple da sotto. Mi tocca pure fermarmi perchè hanno da passare quegli sgallettati. Penso ai rampini della Futa, penso all'omino deficiente in macchina davanti a noi che SI FERMA A META' RAMPINO, il CRETINO, tanto è su 4 gomme che gli frega? Me li faccio in 1° senza accorgermene da quanto mi girano, mentre la Miss brontola che potevano almeno mettere un cartello in un batter d’occhio siamo in cima. ILLO chiede se mi voglio fermare. "Poeratté!" è la risposta, c’è anco lo stero, none, si tira dritto.
Via verso la Raticosa. Mi dico che siccome è presto non ci sarà nessuno. No, no, infatti ce n’è uno solo, di MOTORADUNI!!!! Miss Marple cerca un buco dove mettere le gomme, intanto mi chiede perchè ‘sta fissa di fermarsi. ILLO fa delle foto per documentare che ci sono arrivata, io chiedo ai radunisti dove sono diretti, che raduno è etc... Loro sono tutti contenti di aver suscitato il mio interesse, in realtà volevo SOLO sapere dove stracavolo andavano per non trovarmi in mezzo ad un fritto misto di motociclisti trinciaasfalto.




Basta, si riparte, curve su curve, si arriva a Castel dell’Alpe, lì le minacce, o imparo a partire a modo o si torna nel parcheggino a fare scuola guida. "NOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!" grido di Miss Marple che prende in mano la situazione e fa (lei) una partenza da SBK.

Lago di Castel dell'Alpe

Da lì belli belli si sale e si scende fino a Loiano, siccome bisogna festeggiare si va a mangiare alla mitica Osteria la Faina, taglierini coi galluzzi (galletti), sangiovese, dolce e caffè. Mi prendo i complimenti di due ragazzi con cane (di nome Bacco) visto che guido la mia moto, mi rimonto e vado a riprendere a moto che ILLO mi ha cortesemente levato da un parcheggio in pendenza.

Osteria La Faina

A questo punto rimane “solo” il Giogo. La strada la so a memoria, quello che non so è come reagisce la moto. Per intendersi sembra che Miss Marple non aspetti altro, è a casa sua, va da sola, curva, si rialza, destra sinistra, gas, la guardo mentre girella felice fino in cima al passo.
Dico, allora fai tutto te!
Magari! Mi molla proprio in cima alla discesa. Porca miseria mi tocca fare i tornanti da sola! Tra il caldo e i tornanti la stanchezza si fa sentire, però riesco a non farmi soccorrere, riesco perfino ad entrare nella strada di casa. Però nel garage la rimette ILLO, io ho perso le forze e la capacità di guidare, mi sembra di non saperlo più fare e prima di stiantarmi sulle macchine parcheggiate, preferisco mollare.
Quando scendo però ho un sorriso da orecchio a orecchio, Miss Marple ha il faro a mezza luna (sorride anche lei) e zompetto per il garage.
Della settimana infernale che ho passato e di quella che mi aspetta non c’è traccia, è tutto talmente bello che il resto del mondo mi sembra senza emozione, il tutto riassunto in 3 parole: “Grazie Miss Marple! ”.

NOTE TECNICHE:
A parte le manovre da ferma, che mi costano un’immensa fatica perchè tocco a malapena, Miss Marple una volta in movimento è un soffio. A dispetto dei suoi due cilindri non strappa mai, non è mai nervosa o scattosa, è morbida e comoda, a volte non sembra nemmeno di guidare. Per impostare una curva è sufficiente sfiorare il manubrio e spingerlo verso il basso per entrare in una traiettoria perfettamente tonda. Il rapporto tra le marce (almeno alle mie andature) permette di non frenare altro che per scansare i ciclisti. L’erogazione è fluida, la posizione di guida comoda, il freno un po’ lungo ma efficiente, i comandi ben raggingibili. Il consumo di benzina è minimo e se non si deve stare tanto fermi o in coda (come in percorso urbano), il calore del motore (che effettivamente scalda un po’) si sente a malapena. La facilità di guida ha un unico neo, la “Pankite”, cioè la tendenza a distrarsi. Tra il panorama favoloso, la giornata perfetta e la moto facilissima è facile trovarsi a cantare “Cielito lindo” invece di guardare dove si mettono le ruote. Ho dovuto fare uno sforzo di concentrazione salendo per Loiano perchè stavo pensando a tutt’altro.

NOTE FISICHE:
Mi sono accorta che a guidare sono mancina, come in macchina. Il controllo della moto è tutto sulla parte sinistra, per esempio, invece di spingere sia con la destra che con la sinistra per curvare, spingo con la sinistra e poi tiro con la sinistra, la destra a parte per il gas è morta. Idem le gambe, butto giù e tiro su la moto facendo forza con la gamba sinistra, piede destro e gamba destra morti. Infatti ad un certo punto mi faceva male a bestia tutto il lato sinistro, mi sono ricordata del post dell’Omoragno (Ascoltarsi) e ho dato qualcosa da fare anche alla destra e i dolori sono un po’ diminuiti. Ho capito anche dov’è il poblema del fermarsi, che il controllo è a sinistra, ma il freno è a destra, capito questo, credo che migliorerò.

NOTE EMOTIVE:
GODOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

NOTE NEGATIVE:
Punte

DOLORI A FINE GIORNATA:
Pollice sinistro, muscolo dell’avambraccio sinistro, caviglie (a tener su la moto un po’ soffrono).

FAME A FINE GIORNATA:
Parecchia.

PROGETTI PER IL FUTURO:
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poi forse fare anche un po’ di motomotomotomotomotomotomoto :-)))))))))))))))))))))