Si parte sempre dal Mugello, più precisamente da Scarperia (Fi), in cerca di qualcosa. Cosa c'è di meglio di randagiare vicino o lontano da casa, per vedere posti, incrociare odori, sapori, umori, per sentire quella sensazione di scoperta ad ogni passo che fai? Per me nient'altro!
La curiosità è la miglior benzina al mondo, per cui....ecco il perchè di questo blog, un posto dove racchiudere tutti i miei passi, in moto ma non solo. Se vi va di dare una sbirciata siete i benvenuti, altrimenti....ci vediamo a zonzo da qualche parte ;-)

Dove andare a curiosare

lunedì 21 giugno 2010

Langhe & Liguria - 5a puntata - L'allontanamento ligure

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A malincuore facciamo fagotto, con in aggiunta a varie tipicità della zona anche un paio di caci che ci ha regalato il simpatico padrone dell’albergo.
Ciao Bergolo, anzi…arrivederci!!


La strada per Piana Crixia è una piacevole scoperta, belle curve e panorami stupendi


La strada scorre via liscia, bella e immersa nel verde. Arriviamo a Giovo Ligure, dove nei pressi è presente uno dei forti di Genova.
Questo, purtroppo in rovina, è il Forte Tagliata del Giovo, dove “tagliata” stava per sbarramento creato da un ponte levatoio che rendeva possibilie il transito su un fossato che ormai non c’è più.


Dal Giovo Ligure si torna a scrutare il mare.


Dal valico seguiamo per Sassello e poi tramite Urbe ci ricolleghiamo con la strada per il passo del Faiallo. Colori e ambienti on the road non deludono.




Riguardo al Faiallo mi pareva di aver letto che avesse degli affacci sul mare niente male.
Fino a quel punto invece….nisba. Appena svalicato, incerto di aver capito fischi per fiaschi torno indietro per andare nei pressi di un cartello che pareva indicare un punto panoramico. Boh…il punto chissà dove cacchio è e comunque mi pare strano di aver preso una cantonata. Riparto un po’ contrariato, raggiungo Veronica, gli spiego il mio “boh” e ripartiamo. Facciamo poche centinaia di metri e dietro una curva…zac…l’infinito!!


Percorriamo un tratto che pare finto, sempre affacciato sul mare.



Piano piano percorriamo la strada che ci porta al passo del Turchino e in breve siamo a Campo Ligure.
Da lì rientriamo nel Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo già toccato, anche se appena, all'andata, un enorme polmone verde, la cui strada pare non finire mai, stretta, curvosa, selvaggia, bellissima!


I km. scorrono lenti, come le andature, fino ad arrivare in un luogo che da subito si capisce importante, anche per via dei tanti pannelli dov'è riportata la storia e i fatti accaduti. La Benedicta, convento benedettino del medioevo, divenne la sede del comando partigiano della III Brigata Liguria nella primavera del '44. Non passò molto tempo dall'ennesimo rastrellamento, l'ennesima strage nazista, l'ennesima perdita di vite umane uccise in maniera disumana.
Quei posti sono troppo belli e il nostro cervello non riesce a realizzare la tragedia. Riesco ad essere felice solo del fatto che si tenti di lasciare memoria di questa assurdità!


Scendiamo a valle arrivando a Voltaggio...


....poi, tramite Busalla, cerchiamo rapidamente (ma senza successo...) di conquistare l'autostrada che infiliamo a Chiavari.
Le ferie "piccole" sono finite, non prima di trovare una moto completamente distrutta vicino a La Spezia.
Ci pensa il "nostro" Mugello a darci il ben tornati, con colori e giochi di luce stupendi!!




Cosa volete che vi dica? Se vi piacciono i posti morbidi, da vivere senza furia assaporandone i dettagli, sia a tavola che a zonzo, le Langhe fanno al caso vostro.
Se non vi piacciono posti così....beh...non perdete tempo...e lasciateci il posto!!



domenica 20 giugno 2010

Langhe & Liguria - 4a puntata - Tra relax e micropaesi langhigiani

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Domenica, giornata di rientro per Denis ed Enzo. Le operazioni di partenza però sono leeeeeeeeeeeeente. Loro non hanno voglia di partire e noi non abbiamo voglia di vederli andare. Stiamo bene a chiaccherare, seduti su una panchina che domina il paese e le vallate intorno, con alle spalle la cappella romanica di S.Sebastiano.





Arriva il momento dei saluti (sempre brutto per quanto speciale) e decidiamo per un breve tour nei paraggi. Vogliamo vedere se riusciamo a fare la doccia anche oggi!!
Prima tappa vicina vicina è Prunetto, dove al castello è di scena una rassegna enogastronomica.



Continuiamo il tour giungendo km. dopo km. a Roccaverano, un paese collocato su uno promontorio molto panoramico, con una bella strada curvosa per arrivarci. Peccato solo che oggi il meteo non sia dei migliori per guardar lontano.
Facciamo sosta caffè/gelato proprio nella piazzetta più alta, dove domina la rocca, anzi…i resti della rocca. Nel bar un gruppetto nutrito segue l’andamento dell’Italia, che poi non andrà oltre l’ennesimo pareggio. Meglio dedicarsi al mototurismo!



Riscendiamo a valle…


…e di nuovo fermi, a visitare il piccolo borgo di Mombaldone (anche questo presente tra i Borghi più belli d’Italia).



Per i vicoli non c’è nessuno. Forse sono tutti davanti ai televisori per la partita.
Ci godiamo il sapore medievale e di alcuni buffi particolari.



Rientriamo mentre inizia a venir giù qualche goccia, così…tanto per non perdere l’allenamento


E infatti appena in camera…acqua al 2!!!
Va beh…considerando il tempo bigio e che domani faremo le manovre di rientro, vorrà dire che ci consoleremo a tavola (l’è novaaaaaaa!!).
Burp!

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sabato 19 giugno 2010

Langhe & Liguria - 3a puntata - Cattedrali del Vino

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Cartina su Google maps

Altro giro, altre cantine. Stavolta è il turno di Canelli e le sue cattedrali sotterranee, cantine dove gelosamente le case più o meno famose mettono in pratica anni e anni di esperienza nella produzione di vini e spumanti.
A Canelli ci troviamo con un altro guzzista, Enzo, che è andato in barba anche al meteo che oggi volge al peggio. Va beh…non è andata poi così male. Inizia a venir giù acqua, e noi ci rintaniamo nelle cantine Coppo per parlar di vino. Perfetto!
Ci accoglie il padrone di casa in persona, che da subito si scusa della visita che sarà breve e senza degustazione. Era lì per fare alcune cose in vista della rievocazione storica dell’Assedio di Canelli in programma proprio in quel we, che vede tutto il paese impegnato e partecipe. Insomma…la cantina è aperta in esclusiva per noi e la circostanza ha già un buon sapore, anche senza degustazione.
Durante la visita, che poi corta non è stata, il sig. Coppo si è dimostrato gentilissimo e per niente spiccio, anzi, ha risposto a ogni nostra domanda, dimostrando davvero tanta cordialità e amore per il proprio lavoro.




Ringraziamo calorosamente la nostra guida così speciale e facciamo due passi in paese, dove fervono i preparativi…alla guerra!!
Per addolcire il momento carico di storia facciamo visita alla pasticceria Bosca, altamente consigliataci dal proprietario dell’albergo di Bergolo. Aveva ragione!!


Dopo il dolce….l’amaro. Entriamo nel vivo dell’assedio, e sotto la vigilanza del castello…


…ci addentriamo nel vivo dell’area storica, dove al corpo di guardia c’è l’attenzione massima…eehh….come no…


…Veronica scherza con le atrocità dell’epoca…


…fino a soccombere per via di un francese!!!


Tutta ‘sta guerra c’ha messo sete e finalmente si entra in visita a un’altra cantina, la Contratto, famosa per la produzione di spumanti con metodo classico.
La visita ci fa restare a bocca aperta, gli ambienti sono stupendi e suggestivi, e venendo da fuori…pure freddi!!
Scatto un po’ di foto che purtroppo non rendono minimamente l’idea della vastità e della quantità di bottiglie stivate sugli appositi cavalletti e gestite e curate una ad una.
E’ impressionante!







A fine visita ci aspetta la degustazione, dove ci scofaniamo una specie di cecina insaporita al rosmarino, debitamente annaffiata da uno spumante. Gran bel momento!!


Lasciamo Canelli e ripartiamo in direzione di Neive.
Entrati nel borgo (che fa parte dei Borghi più belli d’Italia),…


…mi colpisce questo cartello.


La spiegazione di tutto la potete leggere qui. Bellissimo!!!
Ci lasciamo andare ai profumi che escono da un negozio del luogo. Che bontà mista a sofferenza. Ci sarebbe da rovinarsi, anche economicamente visto quanto costano alcune bottiglie…


Anche su invito del meteo in netto peggioramento, ci dirigiamo verso le notre cavalcature, non prima di aver fatto qualche scatto in quae e in lae…


…il tutto senza fare spallucce.


Al nero si associano saette e rombi. Sarà il caso si scappare a gomme levate!!



Arriviamo in relativa fretta a Cortemilia. E’ ancora presto e di acqua neppure una goccia.
Mentre siamo lì a decidere il da farsi mi si avvicina un anziano del posto che mi attacca un bottone spaventoso. In pochi minuti mi racconta la storia della sua vita e alcuni aneddoti del paese.
Altro bel momento!!
L’idea di puntare da subito Bergolo, a pochi km. da lì, ci fa storcere il naso.
Non sarebbe stato da veri biker.
I veri biker invece continuano stoici, vanno a infilarsi in stradelle quasi di campo dove inizia a piovere, anzi a diluviare, facendo diventare epico anche il più insulso dei giri.
Rientriamo da veri biker, zuppi da far schifo. L’abbiamo evitata per tutto il giorno. Si è rifatta con gli interessi gli ultimi 10 km.!!!
Ma a noi che ce frega. E’ sabato e la cena fissata sarebbe stata LA cena di tutto il we.
Ci siamo “colmati” a modino, affongandoci più che altro con un plateau de fromages bagnati da varie qualità di vino. Momento superbo!!!



Entusiasmo puro, misticismo direi!!




Dopo cena ci stanno bene due passi in paese (facendone tre il paese finisce)…


…una grappa all’emporio che c’è in piazzetta, un sigaro immersi in uno stradello buio e poi…buona notte.

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