Si parte sempre dal Mugello, più precisamente da Scarperia (Fi), in cerca di qualcosa. Cosa c'è di meglio di randagiare vicino o lontano da casa, per vedere posti, incrociare odori, sapori, umori, per sentire quella sensazione di scoperta ad ogni passo che fai? Per me nient'altro!
La curiosità è la miglior benzina al mondo, per cui....ecco il perchè di questo blog, un posto dove racchiudere tutti i miei passi, in moto ma non solo. Se vi va di dare una sbirciata siete i benvenuti, altrimenti....ci vediamo a zonzo da qualche parte ;-)

Dove andare a curiosare

martedì 25 maggio 2010

Foce a Giovo e Croce Arcana

Ormai parlare di periodo NO mi pare diventato palloso, ripetitivo e poco credibile anche per me stesso, o forse ci sto facendo solo il callo. Boh….fatto sta che la necessità di “momenti di vero godimento” si fa comunque sentire eccome.
Una settimana fa, con i casini incastrati al meglio, non ci ho pensato su due volte a dedicarmi a una giornata da passare in maniera speciale, complice il meteo che prometteva faville. Guardare qualche sito e dire al mio capo “Ti ricordi quei giorni di ferie che dovevo fare entro fine Giugno? Bene, domani gli do un’altra consumatina!” è stato un tutt’uno.
Finalmente è un bel po’ che non piove, almeno in maniera continuativa, ed è tempo che il Trespolo si dia da fare su e giù per qualche sterrata.
Le strade bianche? Mi attraggono! La montagna? Anche di più! Il numero dei passi? Ovvio…deve aumentare!
In poche parole Foce a Giovo e Croce Arcana sono le mete della giornata, e che giornata!!
Appena sveglio dubito delle previsioni (l’è novaaaaa) perché il meteo non è proprio dei migliori, anche se (spero) si tratta solo di nuvole o nebbie di caldo.
Mi butto in autostrada alla folle velocità di 100 all’ora (per trovar l’anima mia, ieieieieee, ieieieieeeeee), esco a Pistoia e raggiungo le Piastre, punto Prunetta poi Piteglio.
La strada la conosco e la preferisco di gran lunga rispetto alla solita trafficatissima strada che tocca S.Marcello P.se, ma anche per la curvosità e i bellissimi panorami che offre.
Qui per esempio sono nei pressi di Piteglio


…dal quale si scruta un po’ della valle della Lima e l’arrocatissimo paesino di Lucchio.


La SS12 scorre che è un piacere e in breve arrivo a Bagni di Lucca da dove inizio a salire per raggiungere Montefegatesi, dove è d’obbligo la sosta caffè.


La foto non rende pienamente l’idea di come l’abitato assomigli a un isolotto, che invece dell’acqua ha tutto intorno tanto tantissimo verde. In realtà l’acqua c’è, anche se solo più in basso, visto che in fondo alla vallata scorre il torrente Pelago, che da il meglio di se scorrendo all’interno dell’Orrido di Botri.
La strada per arrivarci è sterrata. Niente di difficoltoso. Prendo solo le misure per la salita al Foce a Giovo.
Tocco Ponte a Gaio, punto di partenza per l’orrido, dove il torrente riprende la sua vita tranquilla
La giornata è talmente bella e sto così bene che mi rendo conto di non aver pensato minimamente al pranzo!!!
L’ultima carta è cercare qualcosa a Tereglio. O lo trovo lì…o dieta!!
Il paesino, tanto per cambiare, è uno spettacolo, la felicità per il turista, l’Italia più intima.
Trovo un alimentari con una vetrata in fondo al piccolo locale da dove si gode una vista sull’infinito. Entrando si ha come un flash che il locale sia sospeso su un baratro. Spettacolo!




Dopo essermi approvvigionato le vivande riparto per la salita tanto attesa. La strada è stretta ma praticamente deserta, con mio sommo gaudio. La giornata è perfetta, i colori sono fortissimi. Sono felice di aver “limato” i giorni di ferie in cambio di uno spettacolo del genere



L’asfalto, fino a questo punto discreto ma molto brecciolinoso, finisce, dando spazio al tratto sterrato (6,5 km.).
Dei cartelli invitano alla prudenza, e io prudo!


Percorro un tratto di stupenda faggeta magnificamente baciata dai raggi solari…


…che finisce regalando l’ultimo pezzo di ascesa da farsi su un tratto esposto…



…gli ultimi tornanti…


…e finalmente il valico!!



Il posto è meraviglioso, i dintorni stupendi. Non posso che esultare per la conquista!!


Il versante emiliano…



…e quello toscano, purtroppo “sciupato” da un po’ di foschia.


Sono felicissimo, ma anche il Trespolo non è da meno. Il viaggio fatto fino a qui gli fa montare un po’ la testa (valvole comprese), tanto che da grande vorrebbe fare il…


Sono indeciso se mangiare lì oppure guadagnare tempo puntando subito la Croce Arcana.
Il posto che richiama la contemplazione e il fatto che non voglio interferire (rovinare?) la discesa toscana di due solitari mountanbikers mi fanno decidere di consumare il pasto sul valico.
Decisione sublime!
Riparto, molto a malincuore, ma mi tocca. Faccio la strada alla rovescia, toccando di nuovo Montefegatesi.
Ci sarebbe da fermarsi ogni due metri per godere di tutto e scattare fotografie.


Poco prima di arrivare a Bagni di Lucca prendo a sinistra e percorro un tratto di strada che mi porterà nella valle della Lima in un rapido e panoramico volo a planare


Sulla strada di fondovalle mi fermo a scattare una foto al bellissimo Ponte Maggio, un’opera del XIV sec. che permette ancora oggi di passare da una sponda all’altra della Lima.


Non dovremmo lavorare anche noi per produrre qualcosa di solido e duraturo?
Pensiero fuori moda…
Raggiungo rapidamente Cutigliano, una piccola e magica perla, dove mi prendo un caffè che al contrario di ciò che si dice…rilassa!


Palazzo dei Capitani

Dopo due passi, via giù….diciamo non più di tre o quattro considerando la vastità della metropoli, mi rimetto in sella per raggiungere la seconda meta della giornata.
Anche in questo caso mi faccio la salita in solitudine, fatta eccezione per un giessista che incrocio non lontano dal valico.
Arrivo, mi fermo, manca poco ribalto!! C’è un vento bestiale e affretto la visita perché in certi momenti è dura stare ritti!!

Passo Croce Arcana

Monumento degli Alpini con pezzi della 1° guerra mondiale

La discesa regala vedute su Libro Aperto e Monte Cimone



…e su tavolozze di colori naturali.


C’è pure modo di “godere” di uno strascico d’inverno!!


Di nuovo a Cutigliano e poi sulla SS12, in direzione Lima, che però evito di toccare deviando per Lizzano in Belvedere, ex capoluogo della montagna pistoiese, adesso battezzato paese degli artisti, visto che molti edifici sono decorati da alcuni murales.
La strada, che mi porterà a S.Marcello è stata teatro del Rally degli Abeti giusto giusto nel we appena passato, e le numerose lingue nere presenti sull’asfalto non fanno che darne testimonianza.
Sfioro l’attuale capoluogo di zona e punto Gavinana e poi Maresca, percorrendo un tratto di strada altamente panoramico e godurioso.
Sono di nuovo sulla statale 66, e più precisamente a Campo Tizzoro, paese ricordato più per la produzione di munizioni che per altro. Passo accanto a uno degli accessi al rifugio antiaereo, costruito nei primi decenni del ‘900 in quanto il paese era un obbiettivo strategico in caso di attacco. Gli accessi sono riconoscibilissimi grazie alla forma ogivale, per mezzo dei quali si poteva rifugiarsi in un km. e mezzo di gallerie. Ci sono idee e progetti per una valorizzazione turistica del bunker, ma per il momento ci dobbiamo accontentare delle enormi e inquietanti ogive d’ingresso. Resto in attesa di idee illuminate.
Giunto a Pontepetri svolto in direzione Pistoia, ma dopo pochi km. prendo a  sinistra uno stradello che mi porta prima a Sammommè e poi alla tanto amata Riserva naturale dell’Acquerino, quando ormai la luce del giorno fa le ombre lunghe, giusto in tempo per salutare due caprioli che stanno cenando in tutta tranquillità.
La strada che scende verso Pistoia è un balcone curvoso sulla città e la piana intorno. Bellissimo, anche grazie ai chiari scuri.



Rientro via autostrada, sempre cercando l’anima mia.
Un bel po’ di km., un bel po’ di curve, un po’ di sterrati, tanta tanta tanta natura da ammirare.
Una giornata talmente bella da non sembrare vera. Un po' di culo...non guasta mai!!!