Si parte sempre dal Mugello, più precisamente da Scarperia (Fi), in cerca di qualcosa. Cosa c'è di meglio di randagiare vicino o lontano da casa, per vedere posti, incrociare odori, sapori, umori, per sentire quella sensazione di scoperta ad ogni passo che fai? Per me nient'altro!
La curiosità è la miglior benzina al mondo, per cui....ecco il perchè di questo blog, un posto dove racchiudere tutti i miei passi, in moto ma non solo. Se vi va di dare una sbirciata siete i benvenuti, altrimenti....ci vediamo a zonzo da qualche parte ;-)

Dove andare a curiosare

venerdì 19 aprile 2019

Cava di marmo sotterranea di Fantiscritti e un po' di sano relax a Lerici

La giornata si prospetta magnifica, perfetta per un salto al mare fuori da giorni "caldi" per la festività.
Sfruttiamo un venerdì pre-bolgia, che infatti si rivelerà un bijoux.
Niente moto stavolta, vogliamo essere meno agili con il mezzo ma più agili con il vestiario e, più che altro, vogliamo rientrare in piena notte per godere di una cena sul Golfo dei Poeti.
Lasciamo la bella stagione, la perfetta temperatura, il sole amichevole per tuffarci in una visita in zona apuana che lascia a bocca aperta. Ci sono vari tipi di visite da fare nelle cave di marmo, una delle quali in 4x4 di certo entusiasmante.
Noi scegliamo quella proposta da Marmotour, una visita più breve che va dritti al cuore...della montagna, la Cava sotterranea di Fantiscritti, per accedere alla quale bisogna bardarsi con alcuni dispositivi di sicurezza, più che altro perchè all'interno si svolgono comunque delle attività lavorative.



Si entra a bordo di un pulmino 9 posti, percorrendo un tratto di galleria di quella che fu la Ferrovia Marmifera, che consentì il trasporto del marmo su rotaia dal 1876 fino agli anni sessanta del secolo scorso, rimpiazzata poi dai camion. Oggi il fondo, almeno in questo tratto, è solo sterrato e le rotaie non esistono più.
Dopo poco oltre mezzo km ci fermiamo in un ambiente enorme, una delle camere ricavate grazie all'estrazione di blocchi su blocchi.
E' inutile dire che l'effetto è grande. La guida, molto disponibile e simpatica (e pure accaldata visto che per circa 40 minuti è stata là dentro in maglietta malgrado i circa 14 gradi costanti tutto l'anno...), ci spiega varie cose, tra le quali la posizione della camera dove ci troviamo, circa nel bel mezzo della montagna. 400 metri sopra c'è la vetta del monte Torrione, 400 metri sotto c'è il livello del mare. A destra e sinistra ci sono 600 metri prima di ritrovare la luce del sole.
E noi siamo qui, piccoli da sentirsi caccole rispetto ai vani che si aprono davanti a noi!



Una caratteristica della cava galleria è il murales di 160 metri quadrati che replica la Genesi di Michelangelo, uno spunto di colore che da luce a quell'ambiente austero, un tributo al marmo e all'immortalità dell'arte che ne è scaturita.


Un'altra caratteristica di quegli ambienti, grazie anche alla temperatura quasi costante durante tutto l'anno, è la piccola produzione di spumante con metodo classico, talmente di nicchia che una bottiglia costa 300 euro!!! Già il nome la dice lunga...




Il tratto di galleria della vecchia Ferrovia Marmifera che ci divide dall'ingresso

L'esterno della cava galleria

Abbandoniamo la cava, o forse è meglio dire LE cave, visto che le montagne tutto attorno sono piuttosto "provate" dal costante lavoro di smantellamento.
Da una parte si prova sgomento (per non dire altro), dall'altra si pensa che fino dal tempo dei romani questi sono luoghi di sudore e sacrificio, ma anche di opportunità di lavoro e di futuro.
Non me la sento di sparare a zero su tutto quello che sento di negativo, affascinante certo, ma anche disarmante.
Riprendiamo la fida C3 per non spostarsi poi di molto e arriviamo a Colonnata, giusti giusti per l'ora di pranzo (ma guarda un po' la fatalità...), avendo la stramega fortuna di parcheggiare direttamente nella piazzetta alta del paese.
Micro giro per il micro borgo e poi zac....a tavola!

Scorcio di Colonnata

Il monumento al cavatore davanti la chiesa

Ma quanto stress c'è a Colonnata?

Godi popolo!


Il pranzo, goduto (e parecchio) all'Antica Larderia Mafalda, è "monumentale", ogni salume è buonissimo e si scioglie in bocca. Del lardo poi non occorre che aggiunga altro che...DIVINO!
Ricaliamo a valle, anzi...a mare, visto che in breve siamo all'ultima meta di giornata, Lerici, dove vogliamo solo...gozzovillare! Ovviamente in attesa di cena!
L'unico neo di arrivare su quelle sponde in auto è il dover pagare obbligatoriamente un ticket più o meno esoso per, praticamente, tutto l'anno. Va beh....c'è di peggio. Alla fine, arrivando verso le 15:30, sborsiamo poco meno di 7 euro, una spesa che tutto sommato è una specie di ladrocinio in senso generale, ma che non ha scalfito il senso di benessere che la giornata ci ha regalato.
Lasciata l'auto ci godiamo il lungo mare, i vari scorci, la giornata davvero super, la temperatura perfetta, la sensazione di benessere profondo. Ah si....pure una birretta britannica giusto giusto sul molo.


La vista dal castello verso Portovenere


I dUeficienti a Lerici

Il Golfo dei Poeti dal castello. Sullo sfondo San Terenzo, sulla sinistra il golfo di La Spezia

Lerici: tornante in galleria


Che fichi 'sti due!



 Luce stupenda al tramonto

Alla fina cha abbiamo fatto? Niente di che, se non il godurioso randagiare per il borgo a caccia di caratteristici scorci e di piacevoli sensazioni.
La conclusione di una così grandiosa giornata non poteva che essere a tavola, e più precisamente al Ristorante del Molo, una vera squisitezza, condita da un cameriere davvero gentile, nulla di meglio per concludere in bellezza!

E finalmente si mangia...con vista!

Anche la Luna saluta una giornata splendida!