Si parte sempre dal Mugello, più precisamente da Scarperia (Fi), in cerca di qualcosa. Cosa c'è di meglio di randagiare vicino o lontano da casa, per vedere posti, incrociare odori, sapori, umori, per sentire quella sensazione di scoperta ad ogni passo che fai? Per me nient'altro!
La curiosità è la miglior benzina al mondo, per cui....ecco il perchè di questo blog, un posto dove racchiudere tutti i miei passi, in moto ma non solo. Se vi va di dare una sbirciata siete i benvenuti, altrimenti....ci vediamo a zonzo da qualche parte ;-)

Dove andare a curiosare

venerdì 31 maggio 2019

Lunigiana e Appennino Emiliano

Ce ne siamo andati a zonzo giusto giusto un we, senza troppe mete, con fare randagio e cialtrone, solo per il gusto di vedere "cosa c'era dopo la curva", ma più che altro per perdersi nel verde.
Ah.....non di poco conto è che la fuga è coincisa con la selvaggia conquista del Mugello da parte di migliaia di appassionati, una bolgia alla quale facciamo di solito a meno volentieri.
Castello ululì, lupo ululà. Ecco....noi siamo andati a cercare il lupo!!
A dire il vero oltre che nel verde ci siamo persi anche nelle voragini del manto stradale, specialmente sul versante del Passo dei Due Santi, strade ridotte a veri colabrodi. Meno male che i panorami valevano la sofferenza.
Stavolta niente resoconto, solo immagini e musica, proprio per cullarsi tra verde, note....e qualche suggestivo paesino "in galleria", una vera specialità lunigianese!

sabato 11 maggio 2019

Giretto mattutino per 2 braciole

Nell'ultimo periodo non c'è stato verso di godersi la moto per mille ragioni e pure nel breve....nisba.
Stamani, mezzi assonnati, Veronica mi brocciola qualcosa riguardo a cosa avremmo mangiato a pranzo, e poi mi fa "Che ti va un po' di ciccia?....Si? Ecco bravo, esci e vai a compra' du' braciole".
E così ho fatto, dirigendo il cupolo della Bianchina verso Firenzuola, dove nella piazza principale c'è una macelleria di categoria!
Mi cullo lungo il sinuoso tracciato del passo del Giogo e tracciato è proprio la parola giusta, visto che dalle 12 la strada verrà chiusa per consentire le prove della Scarperia-Giogo, gara in salita per auto d'epoca che in parte fa rivivere le emozioni dello storico circuito stradale del Mugello, percorrendone appunto un tratto.


Curvando su un Mugello nebbioso

Curve a ridosso del passo sul versante romagnolo

Arrivo a Firenzuola e riesco nell'intento, collocando il prezioso fardello nel bauletto.
Riparto e di tempo ne ho per fare qualche curvetta in santa pace. Il film che avevo in testa però lascia spazio all'istinto e il tragitto sarà influenzato dalla curiosità di buttarmi in stradelli sconosciuti, i classici bivi che vorresti inforcare ogni volta che ci passi ma che inevitabilmente rimandi nel tempo.
Ecco che invece di trovarmi sulla strada che costeggia il Santerno mi arrampico sopra Firenzuola, in direzione S.Piero Santerno e, oltre ad una serie di suggestive borgate in pietra, mi colpisce una chiesetta, di cui non ho capito il nome.


La strada mi riporta in paese, dopo un saliscendi tra verde e panorami, e ora si che il Santerno mi fa compagnia.



Oggi è un gran bel dondolarsi lungo l'imolese, grazie anche alla recentissima asfaltatura.
Ma anche in questo caso la curiosità vince sul bitume di fresca posa. Mi ritrovo su uno stradello stretto e che si arrampica velocemente lungo la dorsale, direzione Monti (ma vah...).
Di lì a breve tocco un primo suggestivo micro abitato...


...per poi continuare la salita con begli affacci sulla vallata appena lasciata.


Ma il meglio me lo riserva lo svalicamento, dove di colpo tutto si fa più morbido, aperto, dove alte praterie la fanno da padrone, con mio sommo gaudio visivo.
Un breve tratto sterrato aumenta la sensazione di libertà!



Sul crinale l'agriturismo Torre delle Rose attende gli stanchi viandanti per rigeneranti momenti di relax. Se la cucina è proporzionale alla bellezza del posto...beh...bisogna che la provi!
Appena sotto l'agriturismo c'è un villone d'epoca niente male con annesse casette in pietra, dove fervono dei gran lavori di riqualificazione.
Nei pressi un altro micro agglomerato, dove vedo un'insegna colorata che mi stuzzica (l'è novaaaa...). Arrivo proprio sotto l'insegna e, spegnendo la moto, saluto un tizio indaffarato con il decespugliatore. Facciamo due chiacchiere e mi spiega che i lavori alla villa sembrano essere in auge grazie nientepopodimeno che all'avvocato del Berlusca.
Al tizio piace più il "volar basso" e mi spiega che in quella borgata c'è un percorso per Arcieri e che lo stato della borgata stessa viene mantenuto come al tempo che fu, tanto che i vari anziani che ogni tanto arrivano in visita restano piacevolmente colpiti da questo viaggio nel tempo. Peccato che non abbia tempo per fare due passi tra le case, ma mi riprometto di tornare da quelle parti. Lo saluto caldamente e riparto.
In breve mi ritrovo sulla strada che collega Piancaldoli alla Raticosa, e non posso fare a meno di concedermi qualche scatto ai colori della primavera che sfidano questa coda dell'inverno.



Arrivo al passo ma non mi fermo. Solito bordello di motociclisti sul piazzale invaso, dove immagino i soliti discorsi di gomme fumanti, pedane consumate, limitatori che si ostinano a non comprendere i fabbisogni dei piloti. Grazie, ma anche no.
Continuo il mio randagio girovagare calando verso Monghidoro e deviando per Castel dell'Alpi risalgo su verso Madonna dei Fornelli, deviando verso la Val Serena, uno stupendo poggio boscoso dove però sono stati concessi troppi permessi per costruire baite e villette di montagna, uno schiaffo del benessere al buon senso.


Riconquisto la strada della Futa e curva dopo curva rientro in garage col malloppo.
La ciccia si rivelerà buonissima, come la mattinata appena trascorsa.
Le solite poche meravigliose cose che allietano la vita!