Si parte sempre dal Mugello, più precisamente da Scarperia (Fi), in cerca di qualcosa. Cosa c'è di meglio di randagiare vicino o lontano da casa, per vedere posti, incrociare odori, sapori, umori, per sentire quella sensazione di scoperta ad ogni passo che fai? Per me nient'altro!
La curiosità è la miglior benzina al mondo, per cui....ecco il perchè di questo blog, un posto dove racchiudere tutti i miei passi, in moto ma non solo. Se vi va di dare una sbirciata siete i benvenuti, altrimenti....ci vediamo a zonzo da qualche parte ;-)

Dove andare a curiosare

lunedì 5 novembre 2007

Cesenate autunnale

Lunedì scorso mi sono svenato per benino.
Una bella sacca di sangue pronta per dare aiuto a qualcuno che ne ha bisogno.
La mattinata è frizzante, sia per la temperatura che per l’atmosfera che si respira al centro donazioni.
C’è un bel ruzzo, il solito modo italiano di ridere sopra l’insoddisfazione che abita anche nei posti dove la passione per il proprio lavoro ti fa digerire la solita stupida gestione dei manager più brillanti.
Sono meravigliosi!
E’ un’atmosfera che tutto sommato da energia invece che toglierla tramite l’ago e la voglia di macinare km. sale mentre la pressione scende...
Rientro a casa per cambiarmi vestito e già che ci sono controllo il meteo.
In pratica il tempo sarà bruttarello dove avrei voluto puntare il muso della moto, mentre in tutto il resto della Toscana....sole pieno!
L’energia assimilata al centro donazioni però mi fa capire che il meteo è proprio un dettaglio e sole o no....il cesenate sarà la mia meta!!
E’ autunno. Me lo voglio respirare tutto, assolutamente senza fretta.
E’ proprio per questo che scelgo lei, Miss Marple, il mezzo perfetto per trotterellare e curiosare.

Clicca per ingrandire

Lascio Scarperia baciata da un pallido sole e via via che mi avvicino al Muraglione capisco che il meteo visto su internet...ci ha preso!
Il cielo si sta coprendo completamente e mi aspetto di prendere acqua da lì a breve.
Valico il passo e, vuoi per la totale assenza di traffico, vuoi per il clima decisamente autunnale (quasi invernale..), mi sente benone. Sono in perfetta sintonia con tutto quello che mi circonda, curve, colori, silenzio e odori. Il pulsare della motina poi è la ciliegina sulla torta.

Cambi di direzione sul Muraglione



Colori sull’appennino




Arrivo a S.Benedetto in Alpe e inizia a piovigginare, un leggero spruzzare, quasi una nebulizzazione, perfetta però per calarmi nell’ambiente circostante.
Passato Bocconi prendo a destra per Premilcuore. La strada inizia subito a salire con un tornante dietro l’altro. In terra molte foglie e la vallata sotto di me che timidamente si nasconde dietro un bel nebbione.
Non è certo una strada da smanettoni, anzi, ma mi piace maledettamente. Nebbia a parte ci devono essere dei bei panorami e l’assenza di case fa di questo posto un luogo per lo spirito....o forse è quello che pare a me!

Salendo verso il Manzo





Sul passo mi colpisce la precisione svizzera dei sentieri trekking calcolati al minuto...


...e la morfologia del terreno, tipica da queste parti.


Arrivo a Premilcuore e prendo a sinistra per la Val di Rabbi in direzione Predappio, percorso verde e rilassante, curvosamente leggero. Mi fermo a fotografare un cartello che pare sia una poesia che uno scacciatempodicacca. Un timido sole fa capolino. Un segno!


Arrivato a Predappio faccio una deviazione rispetto a quanto pensato e punto Predappio alta.
Il borgo è piccolo e carino. Nella piazzetta principale si trova la Vecia cantena d’la pre’ (info dal sito www.stradavinisaporifc.it), un posticino al quale dedicare un’apposita uscita (o entrata..)!


Predappio alta – scorci





Dopo una breve sbirciata al borgo riparto. Anche senza guardare l’ora capisco che in quel momento molte gambe sono sotto alle tavole italiche.
Mi lascio dondolare sulle curve sopra a Predappio alta alla ricerca di...boh...me stesso?
Torno giù a Predappio, dove l’architettura e i negozi dedicati fanno capire bene chi c’è stato da queste parti.


La strada che percorro è tangente a Rocca delle Caminate (per info www.roccadellecaminate.it).
Peccato non aver tempo per dedicargli una visita. Mi accontento di scorgerla on the road.


I dintorni verso Méldola, prossima tappa del giro, sono stupendamente baciati dal sole e mi fermo spesso per godere dello spettacolo. Si insomma....vado a rilento!


La Rocca di Mèldola


Mèldola – scorcio


Basso a 5 corde naturale



Da Mèldola punto il monte Cavallo sulle pendici del quale si trova Teodorano, un piccolissimo borgo fortificato, degno di una sosta.
Avrebbe dovuto essere il mio punto “pappa”, ma senza pappa che sosta è?
Eh si.....mi sono svenato e ho solo una pasta sullo stomaco dalla mattina.
Non ne posso più dalla fame e riparto celermente per trovare qualcosa da mettere sotto i denti. Morsi della fame a parte dal borgo si gode di un bel panorama.

Teodorano


Arrivo a Borello e la disperazione mi piega ad entrare in uno squallido bar. La fame....mi mangia!
Risultato? Due Fiesta...
E dire che il mio pensiero era “Mi sveno? Bene. Mi magno un bel pezzo ci ciccia da qualche parte”.
Uguale!
Mi affretto sia a ingoiare gli snack che a dirigermi verso il tratto finale del giro.
La strada che porta al passo del Carnaio mi lascia di stucco. Non credevo che fosse come in realtà è.
Prendendo a riferimento i dintorni del Carnaio immaginavo di trovare un fondo valle aperto e ampio, con morbidi declivi e campi coltivati.
Niente di tutto questo, o almeno non fin quasi arrivato al passo.
La valle del Borello è una valle che da Linaro diventa improvvisamente stretta e che richiama tratti della valle del Santerno o i dintorni di Marradi.

Linaro

La stretta valle del Borello


Belle curve, bell’asfalto, scorci notevoli che via via che mi avvicino al Carnaio diventano perfetti, anche per “colpa” della luce del sole che mi regala vera magia.
Scatto qualche foto quasi incredulo di fronte a tanta bellezza.




Forse non si tratta di “realtà”. Forse vedo cose che non esistono. Forse è colpa...


Mi sbrigo a rientrare. Tocco S.Sofia e punto deciso la Calla.
Non c’è nessuno e mi diverto parecchio a dondolarmi con Miss Marple. E’ proprio una gran motina non ho dubbi!!!
Via via che salgo il tempo cambia ancora e arrivato a Campigna mi ritrovo avvolto nell’oscurità e nella nebbia. Rallento decisamente ma godo moltissimo ugualmente. I dintorni hanno acquistato quel non so di misterioso. Proprio quello che avevo in mente dalla mattina. M-e-r-a-v-i-g-l-i-o-s-o!!!
Sul passo faccio una sosta. Sono quasi le 17:30 e sento il bisogno di mettermi qualcosa addosso perchè la temperaratura è andata giù parecchio. Dopo la vestizione mi ritrovo in mezzo di strada a mandare un sms a Giringiro, conosciutissimo consumatore di questi tratti curvosi dell’appenino. Inviato il messaggio mi rendo conto di essere...sospeso.
Non è lo spinello di prima. Qui è davvero tutto naturale, grazie alla luce flebile e alla nebbia.
Non ho parole per descrivere quello che mi passa per la testa. Sono in estasi. Un momento perfetto!

Calla misteriosa

Riparto più contento che mai. Ci vedo poco ma il giusto per vedermi attraversare una volpe davanti al faro. Altro momento da ricordare.
Sornione (e un po’ brinatello) arrivo a Stia e poi su per il Croce ai Mori.
A parte una fotazza notturna sul passo...


...non ho molto altro da segnalare.
Il giro in pratica è arrivato al termine. Non resta che rientrare, parcheggiare la moto in garage dandogli una bella pacca di ringraziamento, una bella doccia calda, una bella cenetta con Veronica alla quale fare due zibidei così raccontandogli la giornata.
Poche importantissime cose!