Si parte sempre dal Mugello, più precisamente da Scarperia (Fi), in cerca di qualcosa. Cosa c'è di meglio di randagiare vicino o lontano da casa, per vedere posti, incrociare odori, sapori, umori, per sentire quella sensazione di scoperta ad ogni passo che fai? Per me nient'altro!
La curiosità è la miglior benzina al mondo, per cui....ecco il perchè di questo blog, un posto dove racchiudere tutti i miei passi, in moto ma non solo. Se vi va di dare una sbirciata siete i benvenuti, altrimenti....ci vediamo a zonzo da qualche parte ;-)

Dove andare a curiosare

domenica 1 aprile 2012

La mia birra più Am(i)ata

Sabato sera. Sto svogliatamente davanti al pc. Troppe le ore passate davanti a questo farmaco “cambia” vita durante le giornate lavorative.
Alla sera ne ho proprio la repulsione, perciò la “svoglia” è giustificabile.
Però, questa simpatica finestra sul mondo, mi attira molto più che dare un occhio alla tv.
Anche questa “svoglia” è moooooolto giustificabile, per cui eccomi qui, a rimbalzare da una finestra all'altra, da un argomento all'altro.
Poi mi vengono in mente i “preferiti”, che altro non sono che i “parcheggiati”, l'ennesima raccolta virtuale delle cose che “prima o poi lo farò”, ne' più ne' meno come nel resto della vita di tutti i giorni, spesso piena di cose rimandate (che bischeri!!).
Nella lista ritrovo una serie di link il cui tema basilare è la birra e il mondo che ci ruota attorno. Improvvisamente mi calo nel tema e la voglia di birra (che sia solo ed esclusivamente artigianale) prende il sopravvento. Scendere in garage cercandone una (sono piuttosto ben fornito...) e dare un'occhiata complice alla Lina è stato un tutt'uno.
In un colpo solo avevo già in mente come passare l'indomani, l'Amiata e l'omonimo birrificio in quel di Arcidosso sarebbero stati la carota da inseguire.
Ore 8, la Lina si mette in moto, quindi è corretto dire che mi metto in moto sulla Lina che si mette in moto.
Strano però...sto viaggiando su una moto mentre secondo la logica del discorso dovrei esssere su due moto. Va beh...misteri della grammatica!!
Sfrutto la Fi-Si per non perdere troppo tempo. Appena raggiunta Siena, scarto la Cassia preferendogli una stradella secondaria che mi fa entrare subito in simbiosi con i paraggi, semplicemente stupendi e perfetti per mototuristicare, specie in queste prime ore della giornata, condite anche da una nebbiolina che ha un suo perchè...



Sto percorrendo una strada quasi parallela alla Cassia ma molto più intima e invitante sotto l'aspetto della guida


Curva dopo curva, panorama dopo panorama, arrivo in zona Murlo...


...uno dei tanti piccoli bellissimi borghi in pietra toscani, dove l'armonia vive lì da chissà quanti anni, borghi che sembrano darti la possibilità di vivere una vita cadenzata da un ritmo umano, i posti che adoro nei miei giri da sognatore.

Murlo



Riparto, anche se il viaggio è breve. Appena fuori dal borgo un cartello mi fa svoltare senza opporre resistenza: miniere di Murlo.
La frazione ha proprio l'aria di sistemazione industriale, con le casette che un tempo erano dei minatori e le loro famiglie, disposte in modo “razionale”.
Qui c'è poco da sognare, anche se sono sempre maledettamente attratto da tutti i siti di archologia industriale che spesso mi trovo a visitare.
Chissà quante persone ci hanno lavorato, tra sogni, fatiche, felicità, delusioni...o peggio, in poche parole”vita”, quella vera, altro che reality.

Fornace di miniere di Murlo

Riparto, facendo pensiero di tornare da quelle parti per percorrere un trekking lungo la vecchia ferrovia mineraria. Facendo mototurismo in configurazione slow, torno sempre a casa con mille spunti. Ad aver tempo...
Di nuovo on the road, punto Buonconvento.
La strada continua ad essere invitante sotto tutti gli aspetti, e mi dondolo tra bei panorami...




Tocco Bibbiano (pub super rifornito di birre belghe!) e calo giù a Buonconvento, dove mi godo una sosta caffè.
Da ora in poi Cassia, il tratto che mi piace di più, sempre scorrevole e senza troppi paesini dove stare attenti ai velox.
E' primavera e i dintorni fanno di tutto per farmelo capire.
Lo spettacolo nei pressi di S.Quirico d'Orcia è assicurato!!


La moto scorre che è un piacere e non impiego molto ad arrivare nei pressi di Acquapendente, che non tocco deviando a destra per Proceno, che raggiungo dopo poche curve.

Proceno

Rocca di Proceno

Continuo a godermi in modo soft la giornata, mentre i dintorni cambiano e la campagna e le dolci colline senesi lasciano il posto a boschi e ambienti sempre più tipicamente montani.

S.Fiora...sto arrivando

S.Fiora, un paio di scorci


Anche S.Fiora mi vedrà tornare. La voglia di dare una sbirciatina al museo del minatore (www.minieredimercurio.it) vale la pena di pensare ad un nuovo viaggio, dove al posto della birra magari la “carota” sarà la scoperta dei tanti siti minerari dell'Amiata.
E' ora di salire di quota, di vedere il mondo “da lassù”, e l'Amiata è uno dei tanti bei “lassù” che amo risalire, anche se oggi la tanta foschia non mi fa godere del panorama. Non importa, amo talmente tanto questi posti che anche sbirciando la foresta (stupenda!) godo come scrutare l'infinito.
Via via che salgo fa un bel freschetto, chissà perchè...


Raggiungo la vetta, dove mi aspetta l'addentamento di un panozzo caldo.
Poche auto nei confronti delle diverse moto, presenti anche grazie al motoraduno di Castel del Piano svoltosi nel we.


Riparto dopo aver salutato la vetta dal piazzale. La salita praticamente innevata mi avrebbe fatto sudare sette camicie, anche se ho indosso non più di una felpa!!
Scendo giù sul lato di Castel del Piano...


...dove fa di nuovo caldo e dove sento in lontananza il gracchiare dei altoparlanti del motoraduno.
Ho sempre più voglia di birra e siccome son grullo, mi son mangiato il panozzo al prosciutto salato extra senza bere niente, un po' come la storia del tizio che si toglie le scarpe strette la sera e gode come un riccio...
Tocco Arcidosso, e tiro dritto, anzi, curvoso per raggiungere il punto vendita del birrificio Amiata (www.birra-amiata.it). La produzione (visitata in passato) è sita nei paraggi subito fuori Arcidosso, mentre il punto vendita è qualche km. fuori in direzione Paganico (google map).
La strada è invitantemente curvosa e me la pennello con goduria. Prima di togliermi l'arsura però meritano una visita altri due posti degni (e parecchio) di nota.

Pieve di Lamula...

...Montelaterone




L'ultimo spezzone di borgo me lo godo accompagnato da un indigeno, con cui condivido il sudore della scapinata.
La domanda mi nasce spontanea: ma che fisico avevano a quei tempi?!?!?!?!?!



Risalgo in moto. Ormai ci siamo. L'obbiettivo....no...brutta parola di influenza militare. Anche se la frase si allunga, suona meglio “la mia voglia più grande per oggi” è raggiunta.


Il birrificio Amiata, almeno personalmente, penso sia uno dei migliori birrifici artigianali su scala nazionale. I tanti prodotti disponibili sono diversissimi tra di loro ma sempre ottimi, particolari e assolutamente “speciali”.
Fiore all'occhiello è la birra fatta con le castagne (Bastarda Rossa, Bastarda Doppia, Vecchia Bastarda), ma ce ne sono tante altre con aromi e speziature davvero azzeccate, come per es. la Crocus, fatta con l'aggiunta di zafferano maremmano.
Insomma....se non si è capito...sono ubriacato d'amour per queste birre!!!
Oltre a fare un po' di scorta, mi bevo una Marruca, birra fatta con il miele omonimo.
Che vi devo di'? Godo!!!


Riparto con il bottino stivato, e protetto, alla meglio.
Da qui in poi ogni sobbalzo mi farà....sobbalzare.
Torno indietro sui miei passi e sono di nuovo ad Arcidosso...


...che abbandono subito per infilarmi in una bella stradina che mi farà godere di un bel punto di vista su Montelaterone...


...Castiglioncello Bandini...


...e di molti altri scorci turisticamente di rilievo, tra curve e un bel sole primaverile.
Poco prima di raggiungere Paganico, dove avrei lasciato curve e sbirciate goduriose a destra e a manca puntando subito Siena, un cartello arriva dritto dritto a segno, attirando la mia curiosità (non è che ci voglia un grande sforzo, lo ammetto!). Dopo poche curve dal bivio arrivo a Porrona, altro borgo “murato” che merita senza ombra di dubbio una visita.
Anche qui sono accolto da un indigeno, decisamente più pigro del predecente...





Il borgo è decisamente piccolo per quanto caratteristico, e in breve sono già alla moto.
Ormai ci siamo. Paganico per un pieno di benza e via, a casa senza soste lungo la dritta SS223 e la ancor più simpatica Fi-Si.
Rientro a casa dopo una bella sgropponata di oltre 500 km. (ci volevano, tutti, dal primo all'ultimo), felice come un bebè!
A proposito...il bottino è arrivato integro. Ora non resta che continuare a godere luppolosamente!!!