Si parte sempre dal Mugello, più precisamente da Scarperia (Fi), in cerca di qualcosa. Cosa c'è di meglio di randagiare vicino o lontano da casa, per vedere posti, incrociare odori, sapori, umori, per sentire quella sensazione di scoperta ad ogni passo che fai? Per me nient'altro!
La curiosità è la miglior benzina al mondo, per cui....ecco il perchè di questo blog, un posto dove racchiudere tutti i miei passi, in moto ma non solo. Se vi va di dare una sbirciata siete i benvenuti, altrimenti....ci vediamo a zonzo da qualche parte ;-)

Dove andare a curiosare

sabato 19 maggio 2018

Comacchio & Idrovora Ca' Vendramin

Già ci pensa la vita ad incastrarti, se poi si aggiunge anche un meteo poco amichevole, beh...c'è poco da sperare. Ultimamente infatti la moto se n'è stata bella tranquilla in garage, al contrario del suo cavaliere solo un paio di piani più su, piuttosto agitato.
Ma ogni cosa ha una fine (o almeno una pausa) e allora ecco, il momento giusto è arrivato, e una boccata d'aria su due ruote ce la possiamo concedere, con una giornata che ha fatto di tutto per festeggiarci.
Insieme ad amici (Scintillone&Camilla) di scorribande CU-CU (CUrvo-CUlinarie), eccoci andare verso nord.
Un po' di storia e archeologia industriale saranno il nostro pane quotidiano.
Ci godiamo l'andata al piccolo trotto, raggiungendo Imola via passo del Giogo. Giornata azzurrissima, dintorni verdissimi, aria freschetta, traffico praticamente inesistente. E' tutto anche troppo perfetto. Che è? Abbiamo vinto quacchecosa??
Passato Imola e dopo km di rettilinei tocchiamo Lavezzola, dove ci concediamo una pausa caffè/pipì/pastina/biscottino.
Di lì a breve siamo ad Anita, con le moto che viaggiano sempre su strade rettilinee, lingue d'asfalto che si srotolano in campi pianeggianti e apparentemente sterminati, che attraversano piccolo paesini che sembrano spersi in scenari americani. Poi, all'improvviso, ci si ritrova circondati dalle acque, in un ambiente che di colpo cambia, anche se sempre e irrimediabilmente piatto e sconfinato. L'acqua, se possibile, regala ancor più immensità con la sua piattezza e la totale assenza di qualsiasi corpo solido. Solo increspature leggere, che rimandano a benefiche vibrazioni sciamaniche.
Dopo il benessere psichico torniamo di colpo al malessere fisico.
Poco prima di raggiungere la nostra prima meta odierna, becchiamo un avvallamento bastardo, in un tratto dove l'asfalto più che essere srotolato è a riccioli!
Fortunatamente Comacchio ci accoglie con tutte le sue particolarità, che ci godiamo facendo due passi per vicoli e ponti in questa microscopica Venezia.

Via Fogli e gli altri 3 del CU-CU

Via Fogli e la Torre Civica

Ponte degli Sbirri

Ospedale Vecchio degli Infermi

Verso i Tre Ponti


Vista dai Tre Ponti verso il centro città

Antica Pescheria

Il particolare campanile del Duomo

La visita procede con fare mooooolto bighellone e cosa c'è di meglio di uno Spritz per gozzovillare  in pieno relax all'ombra dell'antica loggia del grano? 3 Spritz e un Crodino!
Gozzovillati e relaxati a modino, torniamo alle nostre cavalcature per addentare il nostro pranzo.
Il sole brucia con decisione e ho paura che il prosciutto sia passato da crudo a cotto...
Mangiamo tra una chiacchera e l'altra. Quando si mangia, chissà poi per quale motivo, si va finire spesso a parlare del prodotto finale della digestione, e anche oggi non c'è verso di fare diversamente.
Cioè, noi avremmo preferito non parlarne, ma il pennuto appollaiato proprio sopra le nostre teste la pensava diversamente, scagazzandoci addosso a più riprese. Forse pure lui era gozzovillato e relaxato a modino...
Ci convinciamo che tutto sommato possiamo ripartire, puntando sempre verso nord.
L'Idrovora di Ca' Vendramin  ci da il benvenuto. Era un bel po' che avrei voluto portare un altro appassionato di "industriale" come me a vedere un museo su un pezzo di storia della nostra piccola Italia, quella "fondata sul lavoro".

La sala macchine

La bilancia dice che sono in perfetto peso forma!


Il gruppetto CU-CU



La ciminiera ai tempi del vapore

Le belle giornate si misurano anche in "colpi di culo", come quello capitato mentre stavamo uscendo dalla sala macchine, goduta in religioso silenzio. Come siamo sulla soglia ecco un gruppo attempato e col passo lento e inesorabile, gruppo del tipo, pulmann, magnazza selvaggia, visita a qualsiasi cosa da usare come pretesto per fare due passi facilitanti la risalita dei gas digestivi.
Schivata la bolgia gastrica, oziamo un po' in un annesso laterale, per poi tornare verso le cavalcature e inziare le manovre di rientro.
Ci rendiamo conto di passeggiare su pratini di morte. Troviamo svariati resti di gamberi rubati all'acqua da chissà quanti uccelli acquatici che ci sono in zona. Fa effetto vedere tutti quei cadaveri spolpati dove resta integra solo la parte anteriore, chele comprese. Una vera carneficina.
Il dubbio sorge spontaneo: la mattanza mica sarà opera del gruppo famelico che abbiamo schivato?!?!
Il rientro non sarà niente di speciale. Km e km di rettilinei, qualche rotatoria, dintorni monotoni, un guazzabuglio di incroci per passare Ferrara ed entrare in autostrada, l'autostrada, che già di per se è il miglior deterrente per chi ha voglia di viaggiare, un pezzo di addio al nubilato, festeggiato tristemente in autogrill!!!
Il giro CU-CU di oggi è stato squilibrato, date la poche CUrve. Per bilanciarlo non ci resta che lasciarsi andare ad una bel momento CUlinario sulla via del ritorno.
Usciamo dall'autostrada che sono già le 19 passate e Scintillone inizia a guidare di pancia.
Nel senso che arricciola il gas e da tutto se stesso per un obbiettivo: Vicchio, dove abbiamo fissato una cena per terminare in bellezza la giornata!
A proposito....giuro che siamo andati in moto, anche se in foto non se ne vede manco mezza!


Nessun commento:

Posta un commento