Si parte sempre dal Mugello, più precisamente da Scarperia (Fi), in cerca di qualcosa. Cosa c'è di meglio di randagiare vicino o lontano da casa, per vedere posti, incrociare odori, sapori, umori, per sentire quella sensazione di scoperta ad ogni passo che fai? Per me nient'altro!
La curiosità è la miglior benzina al mondo, per cui....ecco il perchè di questo blog, un posto dove racchiudere tutti i miei passi, in moto ma non solo. Se vi va di dare una sbirciata siete i benvenuti, altrimenti....ci vediamo a zonzo da qualche parte ;-)

Dove andare a curiosare

giovedì 10 luglio 2003

Fazeritalia Dolomiti Tour 2003

1° giorno
La nottata prepartenza non ho dormito una bella sega. Avevo un ruzzo tremendo e il letto lo trovavo particolarmente nemico.  Prima che la sveglia rompa gli zibidei mi alzo,mi preparo e alle 7:00 in punto sono dal benzinaio. Benza, pressione gomme e via.
Ritrovo e partenza alle 8:00 da Roncobilaccio (che ufficialmente decreto punto di riferimento del Fazercentro per l’asse Nord-Sud) con quel bischero di Giringiro e il capelluto MarcoG (o uomo ragno…fate voi).
Si parte, godiamo per le poche curve dell’appennino prima dell’arrivo a Bologna e poi ci stritoliamo i tesori di famiglia per tutto il tratto per arrivare a destinazione con presunta multa beccata in tangenziale a Mestre (quel punto lo odio dal profondo…..) per andamento lento in terza corsia (la maiala di so ma’).
Per strada becchiamo un paio di “colleghi” uno dei quali con uno scarichino niente male (memoria di *****.Non ricordo il nome) e l’altro con problemi di marciapiedino…….(Nicolas).
Arriviamo a destinazione. Faccio la conoscenza di Biberon (giallo piegatore) e del capofila navigato SulaSei. Ripartiamo e in un balletto siamo al secondo punto di ritrovo.


Ragazzi eravate bellissimi lì ad aspettarci. Tutte quelle moto (e che moto….). Mi pareva il paese dei balocchi. Si riparte e viaaaaaaa tutti in gruppo. Nella tuta di pelle sfrigolavo dalla gioia. E poi su e giù, su e giù, su e giù.
Facciamo tappa alla diga del Vajont. Un momento prima, felici e a sfregar pedane. Un momento dopo con l'incredulità nel cuore. Una tragedia che non si può neppure immaginare... 


Ripartiamo e quando siamo arrivati a Barcis per ristorarci è stato un effetto come da piccola invasione. Tutti ci guardavano sorpresi. La classica figura del motociclista (delinquente e casinaro) mi sembrava rimpiazzata nei loro occhi con incredulità e sorpresa. Aaaahhhhhhh che soddisfazione.
Magnamo bevemo (e quanto bevemo) e tra un piatto e l’altro faccio conoscenza di Martone Power.
In tutto e per tutto esagerato.
Ripartiamo baldanzosi (con preoccupante tempo minaccioso) e giù ripieghe.
Sulla strada è caldo e durante una sosta, all'ombra di una casa, una donnina santa ci invita al refrigerio nel giardinetto di casa sua. E' stato un incontro singolare ma per questo simpaticissimo.


La giornata è scorsa veloce come la moto in curva, specialmente all’Università, dove mi sono arrabattato su per la salita (cronoscalata) pensando di avere dietro Giringiro e che lì doveva rimanere (dietro). Morale: non era Giri con il 600 ma un Sanmarinese con il 1000. Quando mi ha passato dopo una curva ho pensato in un millisecondo: ma ‘sto ca**o di motore non va???
Poi ho realizzato.Ci credo….
L’arrivo a Misurina in netto ritardo (dopo i fochi come si dice a Firenze) è stato un bel momento. Il posto è splendido e la luce era perfetta. Meraviglioso.





E 600 km. sono fatti. 
Doccia con pomello smontabile (mi è caduto due volte sui piedi), doccia di Giri con asciugata di capelli improponibile (andava a fuoco l’asciugacapelli a muro) e agognata cena.
Dopo la rifocillata caffettino e grappino. Visto che il termometro calava cercavamo i gradi in altro modo. E giù altre ca**ate e risate.
Considerando la stanchezza, la dormita era decisamente attesa. Invece niente. Discussione organizzativa e vaiiiii;a letto alle 2:00.
Ma va benissimo così (anche se accumula accumula avevo gli occhi in mano dal sonno).

2° giorno
E' stata un’altra giornata da mono respiro. Non fai in tempo a tirare il fiato che zac; è finita.
Bellissimi i posti, le strade e i passi.
Che dire.....divertimento puro,quasi mistico. Anzi ad un certo punto proprio una forza religiosa ci ha fermato. Beh....proprio una forza non era. Diciamo una processione. E noi tutti dietro i fedeli.


Riprendiamo sempre più accaldati. Direzione Marmolada e più avanti sosta pranzo, caldo sfiancante con sorta di refrigerio generale sotto una cascata (santa come la donnina).





Chiudo qui il resoconto altrimenti diventa chilometrico. Prima però vorrei salutare tutti, fazeristi e non, in particolar modo le donne pilota brave brave. Ben vengano e ben piegano.
Un ultimissima annotazione al viaggio di rientro spetta alla benzina. Si la benzina. Quella che ad un certo punto quella verdona della Kawa ha irrispettosamente finito lasciando il suo cavaliere su un viadotto della Firenze-Bologna (andavamo un po’ fortino e i carburatori avevano parecchia sete). Storie di rubinetti…….
Totale personale 1150 km.
Raga’ basta. Mi fermo. Son cotto!


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