Si parte sempre dal Mugello, più precisamente da Scarperia (Fi), in cerca di qualcosa. Cosa c'è di meglio di randagiare vicino o lontano da casa, per vedere posti, incrociare odori, sapori, umori, per sentire quella sensazione di scoperta ad ogni passo che fai? Per me nient'altro!
La curiosità è la miglior benzina al mondo, per cui....ecco il perchè di questo blog, un posto dove racchiudere tutti i miei passi, in moto ma non solo. Se vi va di dare una sbirciata siete i benvenuti, altrimenti....ci vediamo a zonzo da qualche parte ;-)

Dove andare a curiosare

sabato 8 dicembre 2018

Mi son fatto un regalo per Natale

L'idea si è materializzata negli ultimi giorni, è venuta così, facile, immediata, anche se mi ero ripromesso che avrei aspettato, senza sapere poi nemmeno cosa.
Ti rendi conto in un attimo che la passione torna a vincere sul timore e che, forse, è bene che sia così, senza starci troppo a pensare.
Non so se mi sento pronto, ma la curiosità mi divora.
Dalla finestra del bagno "tutto" invita ad andare, una giornata così è perfetta per ricominciare.

Dalla "tazza" un invito che non si può rifiutare

E' strano prepararsi, come se l'avessi fatto solo 5 minuti prima, come se non l'avessi fatto da una vita.
Era da troppo che non scendevo in garage per spostarla, spostarla e nello stesso tempo fargli realizzare che "si si....hai capito bene...andiamo un po' a zonzo insieme".
Poverina, ultimamente l'ho trascurata, messa in moto solo un paio di volte.
Sarà per quello che riprovando a fargli prendere vita me la fa scontare, tenendomi in sospeso.
Poi invece si scioglie anche lei e via così, fuori insieme nel sole e nell'azzurro.
E' da 5 mesi che non faccio due curve, 5 mesi che il cervello non da più gli impulsi a mo' di batterista, i cui arti hanno ognuno la propria funzione.
Pochi km. mi bastano per cancellare quasi 150 giorni (che detta così mi suona meglio di 5 mesi...) di medicine, dolori, pensieri, giramenti di sfere. Anzi, più che cancellati messi da una parte come fossero un semaforo personalissimo che mi segnali di non strafare.
Strafare non è proprio il verbo di giornata. Godere si addice di più, delle microscopiche gioie che la vita ci può riservare, che poi tanto micro non sono davvero.
Mi cullo su strada iperconosciuta. Oggi va bene tutto, poco ma tutto, o almeno tutto ciò che mi mancava da un bel po'.
La prima sosta la faccio al Bar Consigli, montagnescamente immerso nel "massiccio" di Monte Morello, dal quale si scruta la piana fiorentino/pratese, per me un luogo del cuore.
E i primi 22 km. sono andati.

Sulle curve di Monte Morello


Bar Consigli, in località Ceppeto

Oratorio di San Jacopo a Ceppeto


Mi gongolo e mi trastullo come un bambino. Per ora va tutto bene. Festeggio con un caffè (un pezzo del "poco" di cui parlavo qualche rigo sopra), al quale aggiungo un Toscano ammezzato (un altro pezzo di "poco"). Un senso di pace mi avvolge. Cazzarola, quant'era che aspettavo questo momento!
Riparto, per sentire ancora il borbottio del motore, per guardarmi intorno al piccolo trotto, per sentirmi in qualche modo nuovamente mototurista, tutte cose che non è possibile fare altrimenti.
Da Ceppeto scendo verso Firenze e raggiungo un altro punto che merita.

Pieve di S.Andrea a Cercina, dell'VIII sec.


Monte Morello è una zona piena di spunti di storia, un polmone verde a due passi dalla ben più caotica Firenze.
Ad es. a pochi passi dalla Pieve si trova il millenario Castello di Castiglioni purtroppo in stato di abbandono, o il cippo posto a ricordo del luogo da dove Radio CoRa (acronimo di COmmissione RAdio) tenne nel primo semestre del 1944 in contatti tra la resistenza e i comandi alleati.
Tante tracce, tanti universi, tanta curiosità.
Riparto ed un altro "poco" mi si manifesta davanti: i colori d'autunno!


Continuo nel lento dondolare, ma mi fermo quasi subito. A forza di "poco" si fa un "parecchio", ed eccomi quindi all'ennesima piccola attrazione di questo super-tour.

Cascatella nei pressi di Cercina


Nei pressi di Montorsoli

Saluto Monte Morello, dove spero di scovare molte altre perle, magari tornando a percorrere a piedi i vari sentieri del C.A.I. (e qui la speranza di tornare a deambulare bene ci sta tutta!).
Faccio poca strada, sempre immerso nella bellezza di posti stupendamente baciati da una luce splendida e salto di Monte in Monte. Stavolta tocca a Monte Senario, sulla cui cima è adagiato il Santuario omonimo, anche questo luogo del cuore che spesso mi vede arrivare.

Panorami salendo verso Monte Senario



Immerso nella foresta a ridosso del Santuario

Raggiungo gli oltre 800 m/slm della vetta e spengo la moto. C'è gente, ma non mancano gli spazi per sentirsi in pace. Con una giornata così splendida è roba dura sentirsi "fuori fase".

La vista verso le Foreste Casentinesi

La vallata mugellana

Giringirello nei pressi del Santuario ma poi decido che un altro "poco" me lo merito, e zac...entro nel bar.
Mi metto seduto ad un tavolino accompagnato da un bicchierino di Gemma d'Abeto, un'infusione di gemme di abete (ma vah...) e altre piante officinali, inventata circa un secolo e mezzo fa dal mugellano d'hoc Fra' Agostino Martini. Una prelibatezza!


Panorami dal Santuario

Per oggi la pacchia è finita. E' ora di rientrare, ma non faccio le bizze. Va bene così.

Il tramonto è vicino

Rientro a casa facendo la Faentina, una strada che si snocciola in una valle stretta e dove d'estate il refrigerio è praticamente certo. Figuriamoci d'inverno...
Entro in garage dopo 65 km., un'enormità!
La strommina è nuovamente ferma sul centrale e ci guardiamo prima di richiudere la serranda del garage. Siamo entrambi felici e consapevoli che il "poco" ci piace assai.
In casa un ultimo sguardo dalla finestra del bagno.
Ciao mondo, oggi sei stato veramente bello!




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