Si parte sempre dal Mugello, più precisamente da Scarperia (Fi), in cerca di qualcosa. Cosa c'è di meglio di randagiare vicino o lontano da casa, per vedere posti, incrociare odori, sapori, umori, per sentire quella sensazione di scoperta ad ogni passo che fai? Per me nient'altro!
La curiosità è la miglior benzina al mondo, per cui....ecco il perchè di questo blog, un posto dove racchiudere tutti i miei passi, in moto ma non solo. Se vi va di dare una sbirciata siete i benvenuti, altrimenti....ci vediamo a zonzo da qualche parte ;-)

Dove andare a curiosare

giovedì 1 luglio 2004

1° Massacropass

Mi è venuta di colpo l’idea di fare un bel giro lungo e impegnativo sugli Appenini.
E di colpo mi son messo a scannerizzare una cartina, evidenziare il percorso e inviare il tutto a Giringiro per sapere cosa ne pensava. E cosa ne avrà pensato?? Gaudioooooooo!!
E’ nato così il Massacro Pass. Metto il post sul forum del Fazeritalia e piano piano le adesioni crescono. Ci ritroviamo tutti a Sasso Marconi, dove ha inizio il giro.
Oltre 20 moto e non solo di toscani. Mica male come giro al buio per molti dei partecipanti!
3 di loro sono stati nostri graditissimi ospiti. Lancelot, Skyroby dal Lazio e Flypositive dall’Abruzzo. Ma da lontano venivano pure Faber e moglie (Lazio), Ciccioriccio (Piemonte), Zallartea (S.Marino) e altra gentaccia.

Mauro "Lancelot" a colazione

Sul Forum il giro prende nome di 1° sgommata appenninica e non Massacro Pass come pensato in origine. Il cambio è stato dovuto alla scaramanzia. Massacro mi pareva davvero “forte” e da ravanata di testicoli. E un piccolo massacro c’è stato. 3 cadute.
La più lieve è stata quella di Mauro60, arrivato lungo a una curva che dopo frenatona con strisciata nera si appoggia sul balzo erboso a bordo strada. Cupolino strisciato e poco più.
La media è stata quella di Morelsan, che ha perso il controllo della sua ina trovando il bastardo brecciolino e rovinando sull’asfalto ha riportato la piegatura della pedana sx , la rottura del puntale e la rottura della freccia sx.
La peggiore è stata quella di Pier, che anche lui per colpa del brecciolino (e forse per troppa sicurezza…) è rovinato al suolo finendo fuori dalla carreggiata in un tratto sterrato pieno di sassi. La moto ha riportato la piegatura della pedana,leva cambio sx , strusciature un po’ in ogni dove e la foratura di un tubo di raffreddamento, riparato alla meno peggio con nastro americano. Il pilota, tutto impolverato si è salvato grazie alla tuta di pelle.
Solo un foro su un braccio (della tuta), probabilmente causato da un sasso aguzzo.
Insomma 3 cadute che nell’insieme sono risultate poco gravose, specialmente perché i piloti si son rimessi subito in piedi ( e anche in sella!!), pur costringendo Pier a rientrare a casa. La moto non era proprio al meglio…..
Il giro è stato bello, ma per me non è una novità. La strada è praticamente una curva dopo l’altra e tratti rettilinei ce ne sono veramente pochi…
Ognuno dei partecipanti l’ha interpretato a modo suo. Chi tirando, chi dondolandosi felicemente. Credo che ognuno di loro si sia divertito e anche parecchio.

Sosta rapida alla Raticosa


La prima vera sosta la facciamo al Muraglione. Fa freschetto, magnamo e festeggiamo l’anniversario dei Fabers (spettacoloso primo ritrovo con i fazeristi,BRAVI!!!!) e il compleanno di Marcogerman per gli amici Uomoragno. Manciata di foto e via.

Muraglione






Si riparte (come a ogni fermata) all’urlo di un bischero che farnetica snocciolando minuti, secondi e decimi di secondo. Ma che avrà voluto dire?????
Si scende verso Dicomano e poi si risale subito per il Croce ai Mori per arrivare a Stia.
Per l’ennesima volta mi ritrovo praticamente ultimo. D’altra parte in questo giro le staffette non erano molte. Io e Giringiro. E tra bivi e autovelox…
Fa niente. Il gruppo conta di più e infatti spero per tutti ( a parte i danneggiati ?) che sia stato divertimento puro. Salendo verso il passo, in un tornante, vedo una pietra. Cerco di dargli un colpo con lo stivale per buttarla fuori dalla carreggiata ma la cicco tremendamente. Mi fermo, cavalletto laterale e sto per scendere quando un tizio su R6 riesce a calciare via la pietra. Tutto ok. Ringrazio e riparto. Ogni volta che trovo qualcosa che può far diventare una giornata felice in una giornata di merda qualunque motociclista, mi sento in dovere di far qualcosa. Anche questa è andata!
Siamo a Stia, ma non c’è tempo per riprendersi. La strada sale subito per la Calla.
Ci sono i primi segni di disperazione. Vania, zavorrina di Marcogerman, non ce la fa più.
Dice:” Basta! Io vi aspetto qui. Tanto dovrete ripassare da qui,no?”
E noi in coro:” Noooooooooooooooooooo!!!!!!!!!” Poverina, se avesse saputo…

Stia, bivio per la Calla

Arrivati al passo della Calla il tempo poco promettente ci invita a rientrare, mentre invece il programma prevedeva la discesa verso S.Sofia, passo del Carnaio, Bagno di Romagna, passo dei Mandrioli, Bibbiena e passo d.Consuma
Va beh....visto che ci siamo...gozzovilliamo!








Scendiamo cmq contenti (per lo meno spero…) verso Stia, per poi riallacciarsi alla strada della Consuma. Arriviamo al passo, parcheggiamo e finalmente chiacchieriamo un po’ della giornata, passata quasi esclusivamente in sella.




Sono dei bei momenti. Si possono vedere le facce felici di tutti per una giornata passata su strade che non annoiano di certo e in mezzo a una compagnia bellissima.
Poi tutti a casa, non prima della cena a casa nostra. Bello. Dall'asfalto alla tavola...al sonno profondo!




Si potrebbe quasi ripetere l’esperienza…..
Ci penso un po’ (ma proprio poco) !!


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