Si parte sempre dal Mugello, più precisamente da Scarperia (Fi), in cerca di qualcosa. Cosa c'è di meglio di randagiare vicino o lontano da casa, per vedere posti, incrociare odori, sapori, umori, per sentire quella sensazione di scoperta ad ogni passo che fai? Per me nient'altro!
La curiosità è la miglior benzina al mondo, per cui....ecco il perchè di questo blog, un posto dove racchiudere tutti i miei passi, in moto ma non solo. Se vi va di dare una sbirciata siete i benvenuti, altrimenti....ci vediamo a zonzo da qualche parte ;-)

Dove andare a curiosare

venerdì 30 luglio 2010

Parco Nazionale d'Abruzzo...e dintorni - 3a puntata - Sulmona "meccanica" e il movimentato rientro a casa

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Il grigiore del cielo fa eco al giramento di cogl...ehmm...la nostra contrapposizione psicologica all'ennesimo momento negativo.
Maremma troia. L'è novaaaaaaaaa!!!!
Con calmezza e tranquillitudine arriviamo dal mecca in quel di Sulmona che chiappa subito la motazza e ci promette di rendercela pronta intorno all'ora di pranzo.
Va beh, ormai la giornata è andata così per cui prendiamo la palla (non ricordo se la destra o la sinistra) al balzo e andiamo lì vicino, Introdacqua, paesino che ritroviamo tra i Borghi più belli d'Italia.

Introdacqua



Due porte di accesso al borgo



La fontana vecchia

Il castello

Lo strano caso del civico 38

Il paese si chiama Introdacqua ma per visitarlo facciamo estracqua. Maremma che sudata!!
Per mangiare decidiamo di tornare a Sulmona, che troviamo piacevolmente colorata anche in questa giornata grigia (inizia pure a piovere) grazie a una sua dolce eccellenza!!






Dopo aver divorato una pizza facciamo un giretto pigro per il centro città, sbirciando in qua e in là.

Chiesa SS Annunziata

Piazza Maggiore

Acquedotto medievale

Ma dopo la snervante attesa il momento è arrivato. Andiamo a riprendere Loppy rimessa a nuovo.
Per testare la riparazione decidiamo di rientrare al rifugio facendo un po' di curve e godendoci un po' di panorami, ricalcando in parte tragitti già percorsi con i bikers di inizio ferie.

Panorama su Pacentro

Le curve verso il passo S.Leonardo

La giornata pareva rimettersi un po' e invece nisba. Su verso il passo S.Leonardo nuvole basse, cecità e freddo.


Meno male che il meteo ci ripensa e ci regala qualcosa di meglio...


...che al Piano delle Cinque Miglia raggiunge il massimo, tra giochi di luci e ombre.
Momento spettacolo!!


Rientriamo alla base ripercorrendo per l'ultima volta le Gole del Sagittario.


Ci siamo. Le ferie volgono al termine. Domani si torna a casa, ai soliti stronzi casini, che fanno di tutto per rovinarti la vita.
Salutiamo questa splendida terra con l'ennesima scorpacciata di tuberi.
I cuscinetti fisici e meccanici riposano. Buonanotte!

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Le moto sono pronte. Si parte. Il viaggio è lungo ma ce lo vogliamo fare con calma, lentamente, con il modo che ormai è divenuto l'unico modo che sentiamo perfetto per andare a zingarare in ogni posto.
Prima di salutare Scanno non possiamo non fare una sosta per comprare alcuni nettari indigeni in un negozio storico.
Ma il momento più bello è nell'incontro con un "giovane" del luogo, intento a lavorare legno di faggio, suo hobby da chissà quanti anni.
Ci mostra fiero i suoi lavori, sia dal vero che in alcune fotografie che immortalano oggetti dalle forme animali dedicati a ogni tipo di festeggiamento.

Un vero Artigiano!

Ci siamo dilungati anche troppo. Va beh che ce la vogliamo prendere comoda ma così...
Di nuovo in sella, su per il valico di Monte Godi (sempre bello da fare!!)...



...puntiamo Villetta Barrea, Pescasseroli. Dopo aver svalicato il passo del Diavolo ed essere arrivati al valico di Gioia Vecchio, punto che coincide con l'inizio della curvosissima discesa verso la Piana del Fucino, la nostra attenzione viene richiamata da questa stupenda palla di pelo, che con tutte le forze vuol stabilire un contatto con noi, a tal punto che riesce a sgattaiolare dalle sbarre di un cancelletto.
Detto fatto lo facciamo rientrare oltre il recinto e fuggiamo a tutta birra. Il tutto con ovvio sforzo disumano. Ce lo saremmo portati dietro!!!



Piana del Fucino

Conquistiamo la piana e anche la pallosa autostrada dove cerchiamo di affrettare le manovre di rientro. Macchè...è tutto inutile. Loppy ha di nuovo problemi ai cuscinetti posteriori e di colpo siamo bloccati nel primo autogrill disponibile.
Contattiamo l'officina che ha effettuato la riparazione solo il giorno prima, che nel giro di un'ora viene a ritirare la moto per riportarla a Sulmona.

Momento brutto brutto brutto...

Perfetto. E' sabato pomeriggio, siamo ancora più lontani da casa, con Loppy in panne, il morale sotto i piedi e chissà che altro.
La riparazione avviene in un clima di tensione, sia nostra che loro. Ci viene resa che ormai sono passate le 16, con il grosso dilemma del "Boh...abbiamo cambiato i cuscinetti di nuovo, ma non è detto che non lo rifaccia. Bisognerebbe tenerla qui per capire meglio il problema". Alè!
In breve decidiamo di rischiare. Il sale per il motociclista è l'avventura e noi ci proviamo.
Per cercare di sollecitare il meno possibile la moto decidiamo di fare tutta strada normale fino a Terni, e da lì E45 fino a Pieve S.Stefano e le "solite" curve per tornare a casa. Ogni tanto ci fermiamo per controllare Loppy che pare godere di ottima salute, salute che però inizia nuovamente a vacillare quando siamo ormai prossimi ad abbandonare l'odiosa quattro corsie. Il problema si ripresenta, non esagerato come i giorni precedenti certo, ma inesorabile.
Svalichiamo lo Spino e successivamente la Consuma a velocità ridottissime e, finalmente, alle 4 di notte siamo a casa, distrutti ma felici di aver riportato le moto nel loro garage.
Unica cosa davvero positiva goduta dal pomeriggio al rientro a casa? Un cucciolo di volpe con cui abbiamo fatto qualche centinaia di metri poco dopo La Verna. Che bellezza. Senza cuscinetti spampanati magari non avremmo avuto il piacere di questo incontro!!



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