Si parte sempre dal Mugello, più precisamente da Scarperia (Fi), in cerca di qualcosa. Cosa c'è di meglio di randagiare vicino o lontano da casa, per vedere posti, incrociare odori, sapori, umori, per sentire quella sensazione di scoperta ad ogni passo che fai? Per me nient'altro!
La curiosità è la miglior benzina al mondo, per cui....ecco il perchè di questo blog, un posto dove racchiudere tutti i miei passi, in moto ma non solo. Se vi va di dare una sbirciata siete i benvenuti, altrimenti....ci vediamo a zonzo da qualche parte ;-)

Dove andare a curiosare

giovedì 17 giugno 2010

Langhe & Liguria - 1a puntata - L'avvicinamento ligure

Avevo letto alcune cose riguardo a questo angolo di Piemonte, tutte concordanti sul fatto che lì il connubio paesaggio/alimentazione raggiunge livelli da riferimento....godereccio!
Ora...scrutare un po’ di mondo sconosciuto non ci è mai dispiaciuto (altrimenti che mototuristi del ca... ehm...del piffero saremmo), mangiare e bere bene....manco da chiedere (ho il classico sovrappeso colesteroloso che rende bene l’idea), restava solo da scegliere un momento da dedicare alla scoperta delle colline langhigiane.
Oddio...scegliere è una parola grossa. Diciamo che per metà giugno la finestra sarebbe stata aperta, prima o dopo muro pieno!!
Il posto dove andare? C’è! I giorni a disposizione? Pure! Resta solo da dare uno sguardo al meteo.
Un senso di umidiccio mi assale quasi subito e non certo per colpa dell’afa, visto che le previsioni avrebbero scoraggiato perfino un palombaro...
Bando alle ciance, prendere o lasciare. Prendere!!
L'itinerario di andata su Google maps dall'uscita di Recco.
Si parte con calma giovedì 17, in una mattinata che sembra apparentemente positiva alla voce meteo. Apparentemente...
Galoppiamo in autostrada in direzione Liguria, fino a convicerci che il muro nero che ci si para davanti non è dovuto all’imbrunire, semmai all’imbruttire.
Prendere o lasciare? Prendere...e come anche!!!! All’altezza di Viareggio fulmini, schianti e botte, acqua a più non posso, manco fosse il Tirreno a venir giù!!!
Andiamo a velocità ridottissima fino quasi a Massa C., dove finalmente inizia a migliorare. Usciamo dall’autostrada speranzosi che il tratto ligure sia baciato dal tempo bello. In effetti sarà così!
La meta come detto sono le Langhe, ma per arrivarci non possiamo esimerci dal fare un po’ di stradelle interne della Liguria, alla scoperta di qualcosa di nuovo.
Usciamo dall’autostrada a Recco e puntiamo Uscio.
Mi verrebbe da dire che usiamo Uscio come “porta” d’ingresso in Liguria.
Si lo so….è una battuta del c… Ma siamo in ferie e ce lo possiamo permettere. Tiè!
Scendiamo su una bella strada ombreggiata e curvosa verso Gattorna, dove ci assicuriamo il pranzo. Il meteo pare migliorare sempre più e l’umore s’impenna.
Anche le moto s’impennano e più precisamente su per una stradella stretta e molto curvosa che pare andare a perdersi chissà dove. Km. dopo km. di continua a salire, fino al passo della Colla, panoramicissimo solo in prossimita del valico, scendendo il quale ci troviamo sul passo della Scoffera, dove ci fermiamo per mangiare e dove Veronica può ringraziare tutti i santi del paradiso “Ma che son tutte così le strade liguri?!?”.
Riprendiamo la via puntando Busalla, godendo non poco delle curve che si trovano dopo Laccio, che fanno il verso alle anse del torrente Scrivia.
Da Busalla saliamo rapidamente il passo dei Giovi dove facciamo sosta caffè/bisognino. La strada non è niente di che, anzi, è la classica strada “importante” trafficatissima e che lasciamo volentieri per prendere per Voltaggio non prima di essersi ritrovati con Walter, un guzzista enorme che sulla sua Griso pare seduto su una Graziella!!!
Curva dopo curva saliamo verso il passo della Bocchetta, toccando appena un po’ il Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo, che poi ci godremo (oddio…Veronica un po’ meno…) sulla via del ritorno a casa.
Via via che ci avvicianiamo al passo, le vedute sul mare del golfo di Genova regalano bellissime sensazioni


La natura lassù è davvero bella e i cartelli in vetta che descrivono l’Alta via dei Monti Liguri mi solletica non poco a tornare da quella parti con tenuta da trekking nelle valige.


Sul passo foto di rito…


…e poi i saluti. Walter rientra dopo un “piccolo accompagnamento”, felice comunque di aver condiviso un po’ di strada con noi e che strada!!
Dal passo in poi siamo praticamente in Piemonte, e via via che ci avviciniamo a Ovada il tempo pare volgere al peggio.
Ci godiamo ancora un po’ di natura…


…un po’ di storia (sbagliando strada) con il Forte di Gavi


…ma ben presto dobbiamo piegarci alla nuova vestizione antiacqua. L’immagine rende abbastanza bene l’idea…


Di nuovo in apnea, anche se fortunatamente la situazione torna normale in breve tempo e riusciamo ad arrivare a destinazione, Bergolo, che siamo praticamente asciutti.
Il paese, piccolo, è tutto in pietra, intimo, tranquillo, perfetto per ricaricarsi, quello che piace a noi.
Alla fine, pur avendo preso qualche bella secchiata, non ci possiamo lamentare. Il meteo agghiacciante previsto non si è fatto poi così tanto vedere. Meglio così.
Non resta che rompere il ghiaccio con le prelibatezze e i piaceri langhigiani.

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