Si parte sempre dal Mugello, più precisamente da Scarperia (Fi), in cerca di qualcosa. Cosa c'è di meglio di randagiare vicino o lontano da casa, per vedere posti, incrociare odori, sapori, umori, per sentire quella sensazione di scoperta ad ogni passo che fai? Per me nient'altro!
La curiosità è la miglior benzina al mondo, per cui....ecco il perchè di questo blog, un posto dove racchiudere tutti i miei passi, in moto ma non solo. Se vi va di dare una sbirciata siete i benvenuti, altrimenti....ci vediamo a zonzo da qualche parte ;-)

Dove andare a curiosare

venerdì 8 luglio 2016

Scozia - 2° puntata - Da Edimburgo all'isola di Skye

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Ciao Edimburgo e grazie per averci accolto. Da adesso si comincia a fare sul serio, a far km., anzi....miglia, immersi nella vera Scozia, dove immersi non è un termine a caso...
Prossimo punto tappa sarà Oban, paesino di pescatori bagnato dal Firth of Lorne.


Si viaggia in scioltezza lungo la M9, destinazione Falkirk, ma non per visitare la cittadina bensì un gioiello della tecnologia, la Falkirk Wheel, realizzata nel 2002 per compensare il dislivello di 24 mt esistente tra il Forth and Clyde Canal allo Union Canal, dopo che i normali sistemi di chiuse erano andati da tempo in disuso. Grazie a questo elevatore rotante è stato possibile far fare ai battelli questo dislivello, in breve tempo e con un dispendio di energia davvero ridicolo (1,5 kWh). E' davvero spettacolare assistere alla rotazione.




Il meteo, inizialmente incerto, si rassicura piovendo. Beh...almeno ha preso una posizione! Pioggerella stupida, che a breve smette, anzi no...ricomincia. Si...è incerto!
Rasentiamo Stirling e proseguiamo verso nord-ovest, fino a riprendere la A81.
Ci apprestiamo a svalicare il nostro primo passo scozzese, il...


La strada non si rivela niente di speciale, anche grazie al grigiore del cielo che non regala grandi scorci. Ricaliamo sulla A24 e miracolo...salta fuori il sole.
Lo sfruttiamo per fare la sosta pranzo sulle sponde del Loch Lubnaig, dove oltre ad un panino ci godiamo anche un po' di riflessi a colori.


Il meteo, con nostra grande soddisfazione, pare essersi messo l'anima in pace e ci regalerà sole fino a destinazione. Per sempre grati!
Sfruttiamo questa finestra di benessere per perderci negli immensi spazi verdi scozzesi, per quello che è solo un piccolo assaggio di quello che verrà, bagnato o asciutto che sia.


Viaggiamo di gran carriera sulla A85 che lasciamolo all'altezza di Crianlarich per infilare la A82 fino ad arrivare a Tarbet costeggiando un bel tratto del Loch Lomond.
Inizia una nuova salita, stavolta sulla A83 che in breve ci porta ad un nuovo passo, il Rest and Be Thankful, dove il nome dice tutto, Riposati e Ringrazia. Bellissimo!



Ricaliamo a valle toccando Inveraray e curve dopo curve e Loch dopo Loch arriviamo a destinazione. Oban ci ospiterà per la notte e, visto che è un paese di pescatori, pure a tavola per una cena che si rivelerà la migliore di tutte le ferie.


Sistemati in camera, molto confortevole e spaziosa con l'immancabile bollitore e annessi the/caffè, usciamo per fare due passi e per cercare buon cibo. Per oggi andiamo in tasca all'autogestione. 
Nella zona del porto troviamo The Olive Garden, un ristorante (che col senno di poi abbiamo capito fare cucina italiana/mediterranea) a conduzione familiare, tutti originari del posto. Ma fanno tutti corsi di cucina italiana? Boooohhh...
Abbiamo scelto un antipasto misto di mare, il tutto accompagnato da pane all'aglio (molto tipico) e birre artigianali, ovviamente scozzesi. Pesce squisito, cena esageratamente buona, posto straconsigliato, non abbiamo nulla di meglio da aggiungere per far arrivare il concetto!!!

 


Il dopo cena lo passiamo degustando un paio di whisky. Il primo è decisamente autoctono, visto che a Oban c'è una distilleria praticamente nel porto. L'altro assaggio è stato per il Laphroaig, uscito vittorioso, almeno per i nostri gusti.

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Ripartiamo alla volta dell'isola di Skye, dove vogliamo perdere un paio di giorni imm.... no....diciamo dispersi per ambienti al limite del mito. E per farlo, ovviamente, ce la prendiamo comoda. Come si fa a non dedicare tempo anche alle piccole "attrazioni"? Ah...dimenticavo...piove!


Bardati di tutto punto muoviamo le gomme ma per pochi km. Come prima sosta facciamo un salto nel passato industriale scozzese, l'Historic Iron Furnace di Bonawe, un autentico e ben conservato villaggio del ferro britannico, costruito in quest'area nel 1753 e che ha visto passare tonnellate di carbone e ferro per oltre un secolo. Abbiamo la fortuna (pioviggina...chiamala fortuna) di non trovare nessuno all'ingresso e, come scritto in un cartello, possiamo andare liberamente in visita ai vari ambienti.


La Fornace

L'accesso posteriore di alimentazione della fornace

Uno dei due magazzini del carbone

Ripartiamo soddisfatti. I siti di archeologia industriali hanno sempre un certo fascino e questo di certo trasudava fumo, caldo infernale e storia anzi...tante storie, visto che ci hanno lavorato centinaia di persone.
Di nuovo in sella, con obbiettivo il Glencoe Pass. Lo raggiungiamo facendo una deviazione che ci fa rompere il ghiaccio con le suggestive e sincopate Single Track Road, strade che di per se valgono il viaggio anche solo per il fatto che ti fanno percorrere i "mondi paralleli" tanto ricercati dai turisti che scansano come la peste la bolgia in ogni sua manifestazione.
Poco dopo Dalmally deviamo a sinistra per prendere la stretta e solitaria B8074. Da lì in poi, oltre a godere della pace che si incontra su queste stradine, guardiamo i fiumi con occhi diversi. Il liquido che scorre non sembra acqua, ma semmai whisky, dal colore scuro e ammaliatore.

Lungo la B8074

Acqua o Whisky?


Riconquistiamo la più trafficata A82 e prendiamo a sinistra per risalire gradualmente l'altopiano del Glencoe.






Peccato aver trovato una stagione non proprio amichevole, gli enormi spazi avrebbero meritato altro.
Viaggiamo per altre miglia sempre sulla A82, fino ad arrivare a Fort William, dove nei pressi vogliamo curiosare su un'altra opera di ingegneria, la Neptune's Staircase, una serie di chiuse che permettono dal 1803 la navigazione del Caledonian Canal.

In visita alla Neptune's Staircase.
Per affrontare il meteo grigio occorre avere la mente sgombra...

...e gli ombrelli che danno un tocco di colore!

Ripartiamo e in breve sarà il diluvio!! La pioggia non ci darà tregua fino all'arrivo a Kyle of Lochalsh e l'unica sosta che ci concediamo è all'Eilean Donan Castle, che si dice essere il castello più fotografato di Scozia.
Non ne dubitiamo e noi, come milioni di altri turisti con fare giapponese immortaliamo il maniero, senza visitarlo. Troppo bardatamente fradici per una chicchesia voglia di visitare qualcosa. Anzi...magari continuando di quel passo sarebbe stato un dottore a visitare noi. Meglio puntare la calda e confortevole stanza del B&B Tigh a Cladach che ci avrebbe accolto (e asciugato) per i tre giorni successivi.


 Il panorama dal B&B

Isola di Skye non ti muovere. Arriviamo!

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