Si parte sempre dal Mugello, più precisamente da Scarperia (Fi), in cerca di qualcosa. Cosa c'è di meglio di randagiare vicino o lontano da casa, per vedere posti, incrociare odori, sapori, umori, per sentire quella sensazione di scoperta ad ogni passo che fai? Per me nient'altro!
La curiosità è la miglior benzina al mondo, per cui....ecco il perchè di questo blog, un posto dove racchiudere tutti i miei passi, in moto ma non solo. Se vi va di dare una sbirciata siete i benvenuti, altrimenti....ci vediamo a zonzo da qualche parte ;-)

Dove andare a curiosare

domenica 10 luglio 2016

Scozia - 3° puntata - Isola di Skye

- - - - - - - - - -
 - - - - - - - - - -

Dopo una goduriosa colazione britannica ci caliamo nel grigiore. Siamo ormai votati alla rassegnazione, confermata da quanto abbiamo sulla testa e dalle previsioni meteo decisamente poco promettenti.
Grazie allo Skye Bridge ci ritroviamo comodamente sull'isola, come pure "comodamente" intutati sotto una pioggia battente. Almeno per il momento di godere degli spettacolari scenari dell'isola non se ne parla. L'unico modo di incontrare alcune delle tipicità del luogo è trovare spazi al coperto degni di nota. Lo facciamo indirizzando il cupolino della strommina verso Talisker, dove la visita alla omonima distilleria era uno dei punti imperdibili del viaggio, da amanti del prodotto quali siamo. 

Loch Harport...l'insenatura della Talisker Distillery


In giornate così grigie trovare note di colore è quasi un'impresa. O forse no?
Mentre sono nel parcheggio ad aspettare Veronica, andata a chiedere info per la visita, noto un piccolo e coloratissimo pennuto, che senza apparente paura si avvicina sempre più verso di me. È stupendo, e quasi mi mando a quel paese da solo per non aver niente da mangiare da dargli. Sarebbe stata la giusta ricompensa per ringraziarlo di avermi riempito gli occhi di colore.


Entriamo in visita alla distilleria e Veronica non perde l'occasione per fare del sano autosfottimento...


Visitiamo i sacri ambienti con fare scafandrato, attenti alle spiegazioni che raccontano del processo produttivo. Al di là dei tecnicismi, è goduriosissimo ascoltare e guardare si, ma più che altro annusare. Visitare una distilleria è un viaggio dei sensi.
La distilleria è lì dal 1830 e produce il nettare torbato single malt grazie alla doppia distillazione. Un incendio la distrusse nel 1960. Tutto fu ricostruito com'era, alambicchi compresi. Al gusto incide molto la torbatura alla quale è soggetto sia il malto (affumicatura forzata) che l'acqua (affumicatura fortunosa), che prima di essere raccolta scorre proprio su un letto di torba.
Purtroppo non possiamo far foto, eccezion fatta che per un'area del magazzino.


Resistiamo all'acquisto di una bottiglia, visti i prezzi poco allettanti. Merita attendere il rientro nel Belpaese per accaparrarsene una.
Di nuovo sott'acqua e di nuovo diretti verso un posto chiuso.
Torniamo sui nostri passi e prendiamo la A863, in direzione ovest. La strada offrirebbe scorci notevoli, ma oggi ci accontentiamo di guardare l'asfalto con la visiera appannata.
Il Dunvegan Castle sarà la nostra prossima tappa al riparo.
La visita al castello, appartenente al Clan Mc Leod, non ci entusiasma più di tanto. Avremmo preferito goderci l'esterno più che l'interno, più la natura che la storia.


Beh, come nota di merito al personale che ci ha ospitato all'ingresso non possiamo certo dimenticare della possibilità concessaci di stendere il bucato...


Ci accontentiamo di fare due passi nel Giardino Botanico e intorno al maniero.



Ripartiamo. Piove con meno convinzione, finché non smette del tutto. Trotterelliamo lunga la strada fatta in mattinata buttando l'occhio più lontano grazie alla nuvolaglia che ha deciso di mollare almeno un pò la presa.



Il cappello nuvoloso che la mattina inglobava le Red Hills si è un pò alzato e qualcosa si inizia a vedere...

Sligachan Old Bridge



Prima di rientrare al B&B decidiamo di fare una deviazione verso Elgol, lasciando la comoda A87 nei pressi di Broadford per infilarsi nella stretta e tortuosa B8083 che ci porterà nuovamente sulla costa.
Ad un certo punto becchiamo un pulmann e c'è mancato poco che nel fare manovra non andassimo a gambe all'aria. Mavaff....
Non piove, ma le nuvole sono ugualmente minacciose, tanto che un tratto ce lo facciamo quasi alla cieca...

Elgol

Rifacciamo lo stradello al contrario e rientriamo verso "casa" via A87.

La tortuosa B8083

Foto dallo Skye Bridge


Cena in autogestione e...buonanotte.

- - - - - - - - - - - - - -

In partenza dal B&B

Il cielo, tanto per cambiare, è cupo e poco invitante, ma noi siamo duri come il coccio e insistiamo.
"Prima o poi ci toccheranno anche a noi un po' di soddisfazioni...no?"
Su strada. Non abbiamo mete particolari, ma solo la voglia di fare l'anello esterno e panoramico del "dito" più a nord, e visto il tempo bigio ma meno convinto del solito nutriamo la speranza di riuscire a completarlo senza indossare la tuta antipioggia. Anzi...la indossiamo lo stesso. Gesto scaramantico e...anti freddo!
Così come il giorno precedente, pure oggi il primo stop di giornata è dedicato ad una bevuta.
Il malto ha uno spazio importante nelle nostre vite e per questo Idrigil fa per noi!


Entriamo nel Birrificio e ci concediamo una bevuta d'assaggio per poi lasciarsi andare a qualche acquisto. Birre per le cene in autogestione e vari gadget entreranno di diritto nei bauli della strommina.
Ripartiamo godendoci gli scorci lungo la costa. Osservare le piccole case immerse in tanto verde rimanda a qualche romanzo. Qui è come se l'immaginario diventasse realtà. Epico!

Lungo la A855
 


Procediamo a ritmo super ridotto. Gli scorci che ci si parano davanti agli occhi sono stupendi, pur con una luce non proprio decente. Stiamo riscendendo verso sud, completando il giro in modo "orario".
Poco poco Clachan si meritano una sosta le Mealt Falls, cascate alimentate dal lago omonimo, che piombano in mare regalando un bello scorcio.


A sbirciare le cascate e la bella costa c'è un po' di gente, ma di questi uno ci rimane particolarmente impresso. Si sposta scalzo da una parte all'altra camminando pure nelle pozzanghere. Starà pure bene, ma non lo invidiamo per niente! Magari vedendoci pure lui non ci avrà invidiato...



Continuiamo il tour facendo una nuova sosta nei pressi di Lealt, ancora per una cascata, che prende il nome dalla vicina località.
Oltre alle cascate si possono osservare i resti di un sito nato alla base della scogliera per la lavorazione della Diatomite, un tipo di roccia silicea sedimentaria formatasi dal compattamento di resti organici, quali ad es. le alghe. Qui avveniva l'estrazione e l'essicamento in forno. La "farina fossile" ha trovato utilizzo anche mescolata alla nitroglicerina per formare la dinamite. Nei paraggi si trovano pure i resti di una ferrovia a scaramento ridotto occorrente per lo spostamento del materiale.

In sosta alle Lealt Falls

La piccola baia con i resti del sito di lavorazione della Diatomite

Lealt Falls

Di nuovo in sella, sempre lungo la A855 e di lì a breve un'altra sosta, questa volta per un qualcosa che è bene che non cada, l'Old Man of Storr, un monolite alto oltre 50 metri.
Con il tempo bello deve essere molto gratificante arrivarci nei pressi. Ci tocca accontentarci di una foto dalla strada e tutto sommato c'è andata pure bene.


La strada che costeggia il Loch Leathan

L'anello, molto sornionamente, si sta concludendo. Prima però facciamo una piccola sosta a Portree, con il suo tipico e coloratissimo porticciolo, dove facciamo provviste per la cena e scambiamo due battute con un motociclista olandese.

 
Lungo la A87, sullo sfondo le Red Hills
 

Rientriamo al B&B ma considerando che non piove e abbiamo ancora un po' di tempo prima di cena tiriamo dritto, per andare a dare una sbirciata ad un altro paesino "tipico", Plockton, dove trovando la bassa marea possiamo fare due passi nella baia.

La baia di Plockton e...una bella coppia


Stavolta rientriamo davvero. La giornata è stata bella e finalmente senza pioggia. Siamo soddisfatti, e non solo di quello che abbiamo visto ma anche di quello che non abbiamo visto: i moscerini dell'isola di Skye, animali quasi mitici visto la tanta letteratura trovata prima di partire che li vedeva protagonisti, in ovvio senso negativo verso gli autori dei vari articoli letti. Fortunatamente non aggiungiamo letteratura in merito e siamo felici di non aver usato l'antiparassitario che avevamo con noi.
A completamente della giornata ci godiamo le luci del tramonto, davvero spettacolari, e restiamo inebetiti a guardare alcune foche che gozzovillano su alcuni scogli proprio sotto al B&B. Grande emozione!


A letto. Domani si riparte verso nord.

- - - - - - - - - -
 - - - - - - - - - -

Nessun commento:

Posta un commento