Si parte sempre dal Mugello, più precisamente da Scarperia (Fi), in cerca di qualcosa. Cosa c'è di meglio di randagiare vicino o lontano da casa, per vedere posti, incrociare odori, sapori, umori, per sentire quella sensazione di scoperta ad ogni passo che fai? Per me nient'altro!
La curiosità è la miglior benzina al mondo, per cui....ecco il perchè di questo blog, un posto dove racchiudere tutti i miei passi, in moto ma non solo. Se vi va di dare una sbirciata siete i benvenuti, altrimenti....ci vediamo a zonzo da qualche parte ;-)

Dove andare a curiosare

mercoledì 13 luglio 2016

Scozia - 5° puntata - Da Ullapool a Tongue

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Lasciamo Ullapool e continuiamo a salire, sempre tenendo come riferimento i lembi di terra a ridosso della frastagliata e bellissima costa.

Cartina Google

Lasciamo la A835 poco prima di Drumrunie, prendendo a sinistra in direzione Achiltibuie. La strada, com'era facile aspettarsi, diventa una solitaria e intima Single Track per mezzo della quale ci immergiamo nel bello deĺla verde, sinuosa, misteriosa Scozia. Posti meravigliosi, dove basta un raggio di sole per vedere il paradiso!



Il tratto di oggi sarà intenso. Sia per la bellezza che ci godremo, sia per i tanti tratti di strada ad una sola carreggiata che ci troveremo a percorrere e dove daremo strada parecchie volte, con fermate e ripartenze in una specie di stancante tira e molla.
Poco prima di Inverkirkaig facciamo una sosta che ci permetterà di sbirciare da molto vicino un gruppo di foche spaparanzate sugli scogli, con un paio di loro che nuotano a pochi metri da noi, come se si trattasse di sentinelle in avanscoperta, curiose e simpaticissime nei loro movimenti. Miglior sosta non potevamo spenderla.


Si continua in un eterno saliscendi. Sembra di percorrere le strette stradelle di un campo da golf, dove il giocatore si succhiella ogni momento del game, circondato com'è da un ambiente che tende alla rassicurante perfezione.






Poco dopo Lochinver prendiamo a sinistra per la B869, che dopo qualche miglio ci porta ad un altro bivio dove prendiamo ancora a sinistra.
Il cartello sul bivio recita "Stoerhead Lighthouse", e quando si parla di fari la moto sembra guidarsi da sola. I fari hanno un fascino che ci rapisce. Emanano un senso di avventura, di epico, e non possiamo non fargli una visita.

Punta e faro di Stoer


Torniamo sui nostri passi e riprendiamo la B869. Gli scorci sequestrano lo sguardo e, complice la strada stretta, avanziamo a bassissima velocità, pena infilarci in qualche cofano di vacanzieri.
Ci si rimbecillisce in scenari ripetitivi ma sempre incredibilmente diversi, con la minuscola strada che scansa l'acqua in continuazione. Dopo ogni curva ci si aspetta di finire a mollo, per via del mare si, ma più che altro per l'infinità di laghi, laghetti, pozzanghere, catinelle di cui è tappezzata la zona. Incredibile!


Le meravigliose ninfee che addobbano i vari laghetti



Nei pressi di Unapool prendiamo a sinistra per la A894, che lasciamo a Laxford Bridge per la A838. Gli scenari cambiano ancora e ci troviamo a percorrere una vallata stupenda.





Nei pressi di Durness facciamo un'altra sosta, giusto per dare una sbirciata ad un enorme grotta carsica (Smoo Cave). Ci accontentiamo di arrivare fin dove si può, visto che per fare la visita bisognerebbe attrezzarsi somigliando a degli speleologi. Anche la visita ridotta al lumicino però regala belle sensazioni.

Smoo Cave




Mancano ancora una trentina di miglia per arrivare a destinazione. Vorremmo anche affrettare il passo vista la stanchezza, ma non c'è verso di aumentare l'andatura. Ci sono troppe cose belle da vedere e sensazioni da assimilare. La testa sta andando in tilt!



Lungo le sponde del Loch Eriboll



Loch Eriboll, vicino a Heilam

Il tratto che percorriamo (no, meglio dire perclaudichiamo) prima di arrivare a Tongue è sontuoso, una specie di altopiano glaciale, con spazi enormi, dove si fa fatica a determinare le distanze. Ho provato a fare qualche scatto ma con risultati ridicoli.
Arriviamo a destinazione. Sono cotto a puntino, però è una bella stanchezza, mista a soddisfazione.
Prendiamo possesso della graziosa camera e facciamo conoscenza, oltre che con i gestori, con un californiano, un personal trainer andato in pensione di fresco, che per regalo si è dedicato un tour europeo, ovviamente in moto. Un vero duro :-)

L'accogliente cameretta di Tongue

Tongue è microscopica e non troviamo niente che assomigli ad un market. Rimandiamo la cena in autogestione all'indomani, di rientro dal punto più a nord del nostro viaggio.

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